Giornalisti europei per il pluralismo dell’informazione
SALONICCO «I giornalisti europei chiedono che il Parlamento di Strasburgo approvi mercoledì prossimo, senza modifiche sostanziali, l’ordine del giorno sul pluralismo dell’informazione nei Paesi del continente e in particolare in Italia. L’ordine del giorno è già stato approvato dalla
Commissione libertà civili del Parlamento europeo e sarà ora
proposto all’ultima sessione dell’assemblea generale prima
delle elezioni».
Il congresso della Federazione europea dei
giornalisti (Efj), che si è concluso oggi a Salonicco in
Grecia, ha approvato una mozione presentata dalla Fnsi che
auspica il pronunciamento del Parlamento di Strasburgo. Il
documento sottolinea che la situazione della libertà di stampa e del diritto dei cittadini a essere correttamente informati, è sempre più grave. In pericolo, in Europa e in Italia, sono anche il ruolo e l’indipendenza dell’informazione e i servizi pubblici radiotelevisivi,messi in discussione nell’attuale fase
di campagna elettorale europea e dal dramma del terrorismo e
della guerra in Iraq.
In Italia – afferma infine il documento – il problema del conflitto di interessi di Berlusconi non è ancora stato
risolto e il premier continua ad avere una grande influenza sui media.
Il congresso della Efj ha inoltre approvato il programma di attività 2004-2007 che, tra l’altro, afferma l’esigenza di attuare in tutte le aziende editoriali la direttiva europea per la costituzione dei comitati di impresa con la partecipazione dei rappresentanti degli editori, dei giornalisti e degli altri lavoratori.
Il congresso ha posto con forza il problema di garantire in tutta Europa condizioni decenti di vita e di lavoro per i giornalisti free lance, la realizzazione di un’effettiva parità tra uomini e donne nelle redazioni, soluzioni efficaci per la ripartizione dei diritti di autore in relazione all’utilizzo multiplo dei prodotti giornalistici.
Al congresso hanno partecipato il presidente e il
segretario generale della Fnsi, Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi, e il componente italiano del comitato direttivo della Efj Antonio Velluto. (Ansa)