Il Coordinamento dei giornalisti precari e freelance del Friuli Venezia Giulia, raccogliendo le istanze dei colleghi della regione, ha elaborato nel corso dell’estate-autunno 2009 una piattaforma di rivendicazioni, che è stata presentata pubblicamente l’11 dicembre 2009.
Sulla base di questo documento si è quindi aperta una vertenza dei giornalisti non dipendenti, e la ricerca di collaborazioni ed interlocuzioni con le istituzioni, la politica, le altre forze sindacali e la società civile.
Trieste, 11 dicembre 2009
(testo elaborato e discusso con i colleghi freelance del territorio)
– Valutata la gravità della condizione dei miglialia di precari che in Italia lavorano nel mondo dell’informazione: sottoretribuiti, poco tutelati, senza certezze né per un futuro professionale né per i propri progetti di vita personale
– Considerato che in questa condizione versano da troppo tempo centinaia di giornalisti freelance e precari, giovani e meno giovani, della nostra regione
– Ci rivolgiamo alla società civile, alle istituzioni, ai politici, agli organismi di categoria, per denunciare la gravità di questa situazione, che arreca danno non solo alle condizioni lavorative e di vita dei giornalisti freelance, ma allo stesso sistema dell’informazione e alla qualità dei servizi che rende ai cittadini
– Chiediamo pertanto urgenti interventi di solidarietà, legislativi e normativi, a tutela del precariato giornalistico, che versa in condizioni intollerabili per una società che voglia definirsi “civile”
– Auspichiamo da parte di tutti i colleghi giornalisti, a cominciare da quelli dipendenti e tutelati da un contratto di lavoro (che sono anche i direttori e caporedattori di giornali) un fattivo impegno per modificare quella che è oggi l’inaccettabile ed insostenibile condizione lavorativa di troppo giornalisti freelance e precari (…)
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Nell’autunno del 2013, dando seguito agli Stati generali nazionali dell’informazione precaria promossi dalla Commissione e dall’Assemblea nazionale lavoro autonomo Fnsi, si sono svolti su un gruppo dedicato su Facebook gli Stati generali del Friuli Venezia Giulia. Questo il documento finale approvato:
(su Facebook e web, 25 ottobre – 17 novembre 2013)
Gli Stati generali dell’Informazione precaria del Friuli Venezia Giulia, convocati dal Coordinamento giornalisti precari e freelance e dalla Commissione regionale lavoro autonomo dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia, aperti a tutti i freelance e precari della regione, anche non iscritti al sindacato, e discussi via Facebook e in Rete dal 25 ottobre al 17 novembre 2013, dopo ampia discussione approvano il seguente documento:
In Italia il 60% dei giornalisti attivi oggi non ha un contratto da dipendente. Di questi quasi il 70% guadagna meno di 10 mila euro lordi l’anno, e il 49% meno di 5 mila. Retribuzioni, queste, che pur lavorando continuativamente non permettono l’autosufficienza economica.
E mentre il lavoro dipendente diminuisce, aumentano i giornalisti con contratti precari, e le forme di lavoro giornalistico non riconosciuto, come sul web, negli uffici stampa e nel settore radio-televisivo e nel supposto “citizen journalism”.
Queste condizioni di lavoro vanno considerate un’emergenza per tutta la categoria e
vanno affrontate con determinazione anche per la sopravvivenza stessa della professione….
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Le rivendicazioni del Friuli Venezia Giulia hanno contribuito a elaborare, e si sono unite, alle piattaforme delle rivendicazioni nazionali degli autonomi che operano in collegamento con la Fnsi.