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  • Da: Assostampa FVG
  • luglio 17, 2004

“Superare le violazioni contrattuali”

ROMA L’esigenza di «sgomberare il campo da
alcune difficoltà», come le «violazioni contrattuali oppure
applicazioni distorte delle norme sia per quanto riguarda il
mercato e l’organizzazione del lavoro giornalistico, sia per
l’agibilità sindacale messa in discussione in alcune
significative realtà editoriali». È questo l’auspicio che
Paolo Serventi Longhi, segretario nazionale della Fnsi, esprime nel messaggio di auguri e di buon lavoro indirizzato
all’ambasciatore Boris Biancheri, che assume formalmente la
responsabilità della guida della Fieg, la Federazione italiana editori giornali.
Serventi Longhi si sofferma sul fatto che «Fieg e Fnsi
hanno il compito istituzionale di rinnovare il contratto
collettivo nazionale di lavoro giornalistico che scadrà nei
prossimi mesi e che spero sia l’occasione per chiarire molti
dei problemi che nelle singole aziende e a livello nazionale si pongono per quanto riguarda le relazioni sindacali e contrattuali». Un rinnovo che può essere affrontato dalle due Federazioni con «spirito costruttivo e con la volontà di individuare soluzioni efficaci ed adeguate ai problemi». Il segretario della Fnsi accenna quindi ai passi in avanti compiuti negli ultimi tempi nel dialogo a due, e in particolare all’intesa sul contenzioso previdenziale e all’avvio del confronto – «che ci auguriamo si concluda in tempi rapidi» – sull’applicazione ai giornalisti della legge Biagi sul mercato
del lavoro.
Il segretario della Fnsi rileva inoltre che
«editori e giornalisti sono da sempre legati dal comune
obiettivo di sviluppare le aziende e assicurare ai cittadini
un’informazione corretta, libera e plurale. Credo quindi che
sia possibile affrontare di comune accordo alcuni dei nodi
essenziali del sistema dell’informazione. Ho avuto modo più
volte di sottolineare positivamente la convergenza, pur
nell’autonomia di giudizio, delle opinioni di Fieg ed Fnsi su alcuni passaggi delle riforme legislative approvate dai recenti Governi. In particolare per quanto riguarda la recente legge Gasparri di riforma del sistema della comunicazione, legge sulla quale tanto gli editori quanto la Federazione della Stampa hanno espresso preoccupazioni e riserve». Per Serventi Longhi «è possibile approfondire i problemi dell’editoria italiana all’interno delle linee di sviluppo dell’informazione, con particolare riferimento alla necessità di garantire a tutti i soggetti imprenditoriali la possibilità di competere
in maniera equilibrata sul mercato, specie per quanto riguarda le risorse pubblicitarie. Ciò nel rispetto dell’indipendenza delle imprese e dell’autonomia professionale dei giornalisti». (Agi)