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  • Da: Assostampa FVG
  • dicembre 22, 2010

PICCOLO E MESSAGGERO: NON C’E’ RILANCIO TAGLIANDO LE REDAZIONI

L’Assostampa Fvg segue con preoccupata attenzione le trattative in corso fra l’Editoriale Fvg (Gruppo Espresso Repubblica) e i Comitati di Redazione del Piccolo di Trieste e del Messaggero Veneto di Udine sul piano di risparmi che l’azienda ha previsto in concomitanza con l’imminente passaggio dei due quotidiani al tabloid e con l’unificazione della fase di stampa in un nuovo stabilimento di Gorizia. Il prospettato taglio di sei redattori per ognuno dei due quotidiani non sembra al sindacato il modo migliore per un rilancio delle due testate, entrambe leader nelle rispettive aree di diffusione. Ancora una volta si investe solo sulle macchine, si indeboliscono le redazioni, pensando forse che il cambio di formato, grafica e sistema editoriale sia da solo sufficiente a rafforzare i due giornali.
In particolare, il sindacato dei giornalisti giudica in maniera estremamente negativa la ventilata decisione di chiudere l’edizione goriziana del Messaggero Veneto. Secondo quanto si apprende, nel capoluogo isontino verrebbe per ora mantenuto solo un presidio di tre redattori, che dovrebbero realizzare 4 pagine giornaliere, al posto delle attuali 8-10, da inserire nel fascicolo friulano e nazionale. Insomma, l’anticamera della chiusura anche della redazione, dopo quella dell’edizione goriziana. E invece l’edizione di Gorizia è per il Messaggero Veneto presenza qualificante, una voce importante da oltre cinquant’anni. La sua soppressione è dettata da un mero calcolo economico, che non considera la gravità di una tale perdita per la comunità di riferimento e che ragiona esclusivamente in termini di tagli e non di investimenti sulle redazioni, a cominciare dalle professionalità che si sono formate. Togliere ogni spazio ai tanti collaboratori – per confezionare le 4 pagine basterà il lavoro dei redattori – ne è la prova più evidente.
Il sindacato dei giornalisti invita l’Editore a ripensare lo scenario fin qui delineato e ad aprire un tavolo di trattativa che abbia come punti fondamentali la difesa degli organici, il mantenimento del fascicolo di Gorizia e l’impegno a regolarizzare i collaboratori, vero anello debole della catena, la cui opera quotidiana è qualificante per il giornale e il cui lavoro andrà comunque garantito, al Messaggero Veneto o al Piccolo. L’Assostampa Fvg – che sosterrà in ogni sede i propri iscritti – valuterà, in assenza di riscontri positivi da parte dell’azienda, iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni per contrastare tale scelta dell’Editore.