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  • Da: Assostampa FVG
  • ottobre 09, 2025

GEDI VENDE ANCHE LA STAMPA, NEM INTERESSATO

Anche la Stampa di Torino finisce sul mercato e perde lo status di gemma più preziosa e intoccabile dell’ex impero editoriale Gedi-Repubblica, in progressivo smantellamento dopo l’uscita dall’informazione locale e da quella di approfondimento in passato firmata dal settimanale L’Espresso. Il dossier per la cessione della Stampa esiste ed è già stato visionato da alcuni potenziali acquirenti. Secondo quanto risulta a ItaliaOggi, tra i pretendenti in pole position c’è il gruppo Nem (NordEst Multimedia), il polo editoriale creato da Enrico Marchi, presidente di Banca Finint e presidente e a.d. di Save, che in cordata con altri imprenditori aveva rilevato le testate locali proprio del gruppo Gedi-RepubblicaCorriere delle AlpiMattino di PadovaMessaggero VenetoNuova di Venezia e MestrePiccolo di Trieste e Tribuna di Treviso più Nordest Economia. Il gruppo edito dalla famiglia Agnelli-Elkann, contattato, «non commenta rumors di mercato».

Sta di fatto che l’esistenza di un dossier sul quotidiano oggi diretto da Andrea Malaguti, a cui soprattutto l’Avvocato Gianni Agnelli era molto affezionato, smentisce precedenti ipotesi che la testata potesse sopravvivere allo spezzatino delle attività editoriali che rientrano sotto la holding di famiglia Exor. In parallelo, si fa sempre più concreta e imminente anche la cessione del sistema Repubblica (e delle attività radiofoniche da Deejay a Capital) alla famiglia Kyriakou, armatori greci nonché editori della tv ellenica Antenna. Quando arriveranno gli annunci delle due vendite sembra dipendere più dalla definizione degli ultimi dettagli, compresi però possibili eventuali ritocchi dei prezzi di cessione nelle fasi finali delle trattative. Certo è che, in questo scenario, la famiglia Agnelli-Elkann si avvia a uscire definitivamente di fatto dal settore dell’editoria, al netto di quote di minoranza che potrà o meno mantenere (la prima cessione è del Tirreno e delle 3 Gazzette nell’ottobre 2020).

Subito dopo scatterà il valzer dei direttori sia alla Stampa e a Repubblica sia nel gruppo acquirente. A Torino Malaguti è dato in uscita, invece le attese sono che a Roma resti Mario Orfeo, direttore di Repubblica che ha giusto compiuto ieri un anno alla direzione del giornale. Tuttavia in movimento c’è anche e soprattutto Nem, a prescindere dal dossier la Stampa. Nei prossimi mesi, infatti, il gruppo del Nord Est conta di avviare il suo piano di sviluppo multimediale tra radio e tv (con l’ingresso in Telefriuli, partecipata dal gruppo Danieli, azionista di Nem). In particolare, sul fronte del cambio dei direttori Nem, in uscita c’è Luca Ubaldeschi, direttore dei sei quotidiani locali così come per esempio il vicedirettore con delega allo sport Giancarlo Padovan. Nem ha archiviato il 2024 in sostanziale pareggio.

Guardando all’editoria dal punto di vista delle vendite, secondo le ultime rilevazioni Ads di luglio 2025, la Stampa ha una diffusione totale pagata (quindi copie individuali+copie multiple, di carta e digitali) sulle 60,3 mila copie (-11% rispetto a luglio 2024) mentre Repubblica è a quota 98,4 mila copie (-10,7%). Invece Nem poggia su un dato di circa 56,6 mila copie complessive riferite alle 6 testate cartacee monitorate (lo stesso dato sfiorava le 71 mila copie, stando ai dati Ads di gennaio 2023, gli ultimi disponibili a marzo di due anni fa quando Gedi era entrato in trattativa esclusive con la cordata veneta promossa da Marchi).

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Si delineano i dettagli del piano del gruppo Exor per uscire dal settore dell’editoria, cedendo sia Repubblica sia la Stampa. Si smantellano così le attività del polo Gedi, iscritto con un valore di 118 milioni di euro nel bilancio della holding della famiglia Agnelli-Elkann, secondo l’aggiornamento allo scorso giugno.

Il calendario operativo punta quindi ad avviare, almeno a livello teorico, prima il dossier del quotidiano piemontese e poi quello di Repubblica. In parallelo, a Torino si potrà tornare dall’anno prossimo a prepensionare i giornalisti (una ventina in partenza, a fronte di un organico sotto i 170 redattori). Tra gli acquirenti della Stampa spicca al momento Nem (conglomerato di giornali del Nord Est), che deve ancora definire un’offerta formale e in particolare la possibile cordata a supporto dell’operazione. Il valore dell’operazione? Può aggirarsi intorno ai 50 milioni, anche se la richiesta di partenza sarà più alta, secondo voci di mercato non confermate. 

I giornalisti della Stampa sono stati intanto informati sulla posizione dell’azienda dal comitato di redazione (cdr). Per l’editrice ci sono state in passato manifestazioni di interesse per il gruppo o per sue singole attività e altre potranno arrivare. A oggi, però, non c’è alcuna trattativa in corso.
Una volta archiviata o avviata la cessione della Stampa, la famiglia Agnelli-Elkann potrà dedicarsi alla vendita di Repubblica. In pole position c’è la famiglia di armatori greci Kyriakou, editori della tv ellenica Antenna.

Sul tavolo, insieme al quotidiano, finiranno anche le attività radiofoniche a meno di ulteriori offerte riguardanti solo queste ultime o alcune delle emittenti detenute: DeejayCapital m2o. Nem non sembra interessata alle radio di Gedi.

(Marco A. Capisani, ItaliaOggi)