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  • Da: Assostampa FVG
  • settembre 07, 2006

4 giorni di sciopero

La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana riunita con le Associazioni Regionali di Stampa, ha proclamato quattro giornate di sciopero nazionale dei giornalisti italiani per rivendicare la riapertura della trattativa contrattuale con la Federazione Italiana editori giornali (Fieg)
La Segreteria della Federazione della Stampa incontrerà nuovamente, nei prossimi giorni, in forma riservata, il Ministro del Lavoro al quale illustrerà la propria posizione favorevole alla ripresa immediata del confronto per il rinnovo del contratto con la Fieg bloccato da un anno e mezzo. E’ possibile che il Ministro incontri anche la Federazione degli Editori.
Intanto, la Segreteria della Fnsi ha deciso di rinviare di alcuni giorni gli scioperi dei giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva nazionale, pubblica e privata, in modo da consentire il regolare svolgimento dello sciopero dei giornalisti di Rai Sport, ai quali la Fnsi esprime convinta solidarietà, confermato per domenica 17 settembre prossimo. Infatti, la legge di regolamentazione dello sciopero dei servizi pubblici non consente di far coincidere la prima giornata di sciopero dei colleghi della Rai e dell’emittenza con i giorni immediatamente successivi all’astensione dal lavoro dei colleghi di Rai Sport.
Pertanto le date e le modalità delle quattro giornate di sciopero dei giornalisti risultano così modificate:
I giornalisti dei quotidiani e delle agenzie di stampa di notizie e servizi scioperano nelle giornate venerdì 29 settembre e sabato 30 settembre per impedire la pubblicazione dei quotidiani nelle giornate di sabato 30 settembre e domenica 1 ottobre.
I giornalisti dei quotidiani e delle agenzie di stampa di notizie e servizi attueranno le altre due giornate di sciopero nazionale nelle giornate di giovedì 5 e venerdì 6 ottobre per impedire la pubblicazione dei quotidiani nelle giornate di venerdì 6 e sabato 7 ottobre.
I giornalisti della Rai e dell’emittenza radiotelevisiva nazionale privata sciopereranno venerdì 6 e sabato 7 ottobre in modo da realizzare, insieme alle astensioni dei colleghi dei quotidiani e delle agenzie, due giornate di totale black out dell’informazione.
I giornalisti dell’emittenza radiotelevisiva nazionale pubblica e privata attueranno le altre due giornate di sciopero nelle giornate di martedì 24 e mercoledì 25 ottobre.
I giornalisti dei siti e portali on line si asterranno dal lavoro secondo le consuete modalità.
I giornalisti dei periodici sciopereranno nelle date e con le modalità che saranno decise domani nella riunione del coordinamento nazionale di settore convocato in videoconferenza a Roma e a Milano.
I giornalisti degli uffici stampa pubblici e privati attueranno scioperi ed iniziative di mobilitazione secondo modalità che saranno decise dal dipartimento uffici stampa della Fnsi mercoledì 20 settembre a Roma.
Il segretario Generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “Cominciano oggi in decine di redazione di tutti i settori dell’informazioni le assemblee dei giornalisti promosse dalla Federazione della Stampa per illustrare le ragioni dei quattro giorni di sciopero proclamati tra la fine di settembre e i primi giorni di ottobre. La categoria è fortemente determinata a sostenere con queste dure azioni di lotta la protesta contro l’inconcepibile resistenza degli editori alla ripresa del confronto per il rinnovo del contratto di lavoro. Gli scioperi potranno essere evitati solo se si aprirà una vera trattativa. Ribadisco ancora una volta la disponibilità del Sindacato dei giornalisti a discutere senza pregiudiziali tutti i punti della piattaforma degli editori, ma rivendico ovviamente analogo rispetto per le richieste presentate dal Sindacato dei giornalisti. Certo, nel merito le posizioni sono ancora distanti, ma c’è la possibilità concreta che, anche grazie all’iniziativa del Ministro del Lavoro, sia possibile avviare la fase conclusiva del negoziato affrontando nel contempo anche i temi della previdenza dei giornalisti e quelli più generali dell’assetto del sistema dell’informazione. Per fare passi in avanti occorre però la volontà di entrambe le parti e per ora sembra esservi solo quella della Fnsi. Mi attendo che la Fieg, finalmente, risponda con parole chiare alle ormai numerose aperture di dialogo anche per evitare di bloccare l’informazione nell’attuale difficile momento della vita del Paese”.