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  • Da: Assostampa FVG
  • marzo 25, 2024

ACON FVG, PRESUNTI ATTI DI MOLESTIE

Il Consiglio Regionale FVG

Il Consiglio Regionale FVG

Un “sollecito ad aprire una procedura amministrativa” perché si verifichi la fondatezza di presunti atti di molestie avvenuti nella struttura regionale di stampa del Consiglio Fvg, è stata chiesta ai vertici della Regione stessa dal vicepresidente del Consiglio Fvg, Francesco Russo. Questi ha “reiterato l’invito” perché si avvii una inchiesta interna che organizzi anche un contraddittorio per consentire a entrambe le parti in causa di pronunciarsi nel merito. Russo ha tenuto una conferenza stampa, che fa seguito a una sua interrogazione sul caso, per rendere noto che al 31 gennaio scorso dei sei dipendenti (più il direttore) di Acon (Agenzia di stampa del Consiglio regionale), tre donne hanno interrotto il rapporto sostenendo di essere state soggette a molestie, e altri due hanno chiesto aspettativa o trasferimento. In base a quanto sostenuto dalle dipendenti, il direttore della struttura Fabio Carini, presente in conferenza, avrebbe più volte fatto battute ed espliciti riferimenti di natura sessuale. Sul caso è stato incaricato il Segretario generale di raccogliere elementi in merito, raccolti in verbali di cui Russo ha dato parziale lettura in conferenza. Secondo Russo, che era in conferenza con due colleghe consigliere regionali, sono “venuti meno gli elementi fiduciari su cui è basato il rapporto tra il direttore di Acon con gli uffici regionali, poiché quella di Carini è una nomina fiduciaria”. Per il vicepresidente, si profilano “presunti comportamenti antisindacali” oltre a “pesanti situazioni che, se fossero confermate sarebbero gravi, in cui si fa riferimento a situazioni inaccettabili, con ‘apprezzamenti di natura sessuale’, come riportato nei verbali”. “Non spetta a me o a noi decidere se davvero sono accaduti questi fatti e comunque la persona accusata deve essere immediatamente messa in condizione di ottenere un contraddittorio per chiarire in modo rapidissimo cosa sia accaduto. È un diritto del dott. Carini”. L’ultimo verbale è del 6 febbraio 2024. “Vogliamo sapere se c’è una indagine dell’ Ufficio procedimenti disciplinari”.

L’avv. Sara Pecchiari, legale del direttore, Fabio Carini, ha riferito che il suo assistito ha espresso “sgomento relativamente a presunti episodi appresi solamente nel corso di una conferenza stampa di un consigliere regionale”. Pecchiari in una nota ha spiegato che “le modalità utilizzate per sviluppare attacchi puramente personali e pretestuosi paiono frutto di mere strumentalizzazioni e sono del tutto privi di fondamento”. Infine, l’avv. ha precisato “che non risultano denunce a carico del sig. Fabio Carini e lo stesso si riserva di tutelare la sua immagine nelle sedi opportune diffidando a diffondere notizie prive di qualsiasi verifica”.

Sulla vicenda si è espresso anche l’ufficio procedimenti disciplinari che in una nota, d’accordo con la Direzione centrale autonomie locali e funzione pubblica, “ha ritenuto di non poter intervenire in ordine ai fatti”. È la risposta all’interrogazione che era stata presentata dallo stesso Francesco Russo (Pd) nei giorni precedenti la conferenza stampa.

(Ansa)

Ordine dei giornalisti, Assostampa, Articolo 21 e Gruppo giornalisti pensionati del Fvg seguono con attenzione e preoccupazione la vicenda riguardante presunti atti di molestie all’Acon Fvg emersa nei giorni scorsi e auspicano che venga fatta quanto prima chiarezza sui fatti denunciati in una conferenza stampa dal vicepresidente del Consiglio Regionale del Fvg Francesco Russo.
Intanto le Commissioni Pari Opportunità di Fnsi, Ordine, Usigrai e Giulia Giornaliste hanno emesso sulla vicenda la seguente nota:
La Cpo Fnsi, con Cpo Odg, Cpo Usigrai e Giulia Giornaliste, interviene sugli atti di molestie (al momento presunti) nella Struttura regionale di stampa del Consiglio Friuli Venezia Giulia. La vicenda è stata resa pubblica dal vicepresidente del Consiglio Fvg, Francesco Russo: al 31 gennaio scorso dei sei dipendenti (più il direttore) di Acon (Agenzia di stampa del Consiglio regionale), tre (donne) hanno interrotto il rapporto sostenendo di essere state soggette a molestie, e altri due hanno chiesto aspettativa o
trasferimento. Confidando che quanto prima siano fatte piena luce e verità in tutte le sedi competenti sui fatti denunciati, le Cpo e Giulia esprimono il loro sconcerto e rivolgono vicinanza e solidarietà alle colleghe. Già dal sondaggio Cpo Fnsi del 2019 risultava che l’83 per cento delle colleghe nelle redazioni aveva subito una qualche forma di molestia.
Per questo le Cpo e Giulia esortano le colleghe a non arretrare mai nel denunciare situazioni di questo tipo negli ambienti di lavoro e ribadiscono il proprio costante impegno a fianco delle tante colleghe che siano oggetto di attenzioni o atti molesti o violenti, come accade in questi giorni alla collega Alisa Toaff vittima di attacchi sessisti e razziali in seguito alla vicenda legale che la coinvolge e sulla quale saranno le autorità competenti a fare chiarezza.