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  • Da: Assostampa FVG
  • marzo 08, 2004

Agitazione al “Mattino” di Napoli

NAPOLI L’assemblea dei redattori del quotidiano napoletano «Il Mattino» ha deciso di affidare al Cdr
un pacchetto di tre giorni di sciopero e di dare mandato
all’Associazione napoletana della stampa di verificare se
esistano i presupposti per un ricorso alla commissione
paritetica prevista dall’art. 47 del contratto di lavoro o se possano ravvisarsi nelle varie comunicazioni dell’azienda gli estremi per un ricorso al giudice per attività antisindacale.
In un documento l’assemblea dei redattori all’unanimità
«condanna e respinge i contenuti delle recenti comunicazioni
aziendali che creano un clima di conflittualità ingiustificato e dannoso per il giornale. Tale atteggiamento concretizza un pericoloso arretramento culturale che si traduce in una visione
anacronistica delle relazioni sindacali». Secondo l’assemblea «le ultime iniziative poste in essere dai vertici amministrativi aziendali, oltre a tramutarsi in plateali violazioni del contratto e in un progressivo svuotamento dei poteri riconosciuti al direttore dall’art.6, ignorano alla base i canoni più elementari dell’esplicazione della professione giornalistica. Quanto al presunto diritto al ‘rifiuto di prestazioni inutilizzabili’, i redattori del Mattino ricordano
che “ogni decisione relativa all’organizzazione e all’orario di lavoro è di esclusiva competenza del direttore”.
La ‘vertenza’ si riferisce a due successivi comunicati con
i quali ‘l’azienda da una parte tendeva a limitare il diritto dell’esercizio sindacale e dall’altra intendeva, in occasione di uno sciopero dei poligrafici, avvalersi della possibilità di rinunciare ad un lavoro inutilizzabile (quello, appunto, dei giornalisti nel giorno di sciopero dei poligrafici)’. (Agi)