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  • Da: Assostampa FVG
  • novembre 10, 2005

Altissima adesione allo sciopero

ROMA Un’adesione allo sciopero dei giornalisti della carta stampata superiore al 90%, e una nuova riunione il 17 prossimo per decidere quali altre iniziative
intraprendere. Lo rende noto un comunicato diffuso oggi dalla Fnsi.
«La Giunta della Federazione della Stampa – si legge nella nota – si riunirà con la Consulta delle Associazioni Regionali di Stampa giovedì 17 novembre per decidere le modalità delle nuove azioni sindacali dei giornalisti italiani contro l’atteggiamento di netta chiusura degli editori della Fieg, delle aziende delle televisioni e radio locali (Aeranti-Corallo) e dell’Agenzia per il pubblico impiego Aran, nelle vertenze contrattuali, e contro i numerosi comportamenti antisindacali attuati per contrastare lo sciopero della categoria. Il Sindacato dei giornalisti ringrazia ancora una volta le colleghe e i colleghi che hanno scioperato nei giorni scorsi e che anche oggi si stanno massicciamente astenendo dal
lavoro nelle emittenti radiotelevisive pubbliche e private,
nazionali e locali, e nei periodici settimanali. Nella tornata di scioperi dei giornalisti dei quotidiani, delle agenzie di stampa, del web, degli uffici stampa, che si è conclusa ieri, la partecipazione ha superato ancora una volta il 90% con punte di adesione totale in tantissime aziende grandi e piccole».
«I giornalisti italiani – sottolinea la Fnsi – dimostrano di aver capito quale è la posta in gioco, e cioè
l’indipendenza ed il ruolo della professione nel sistema della comunicazione. La Fnsi ribadisce di non aver mai ricercato lo scontro, anzi di aver valutato le proposte della Fieg tendenti a ricercare soluzioni anche temporanee. La Fnsi deve fare i conti, però, con la posizione della Fieg che continua a respingere elementari garanzie contrattuali per freelance e collaboratori e per la gestione delle flessibilità del mercato del lavoro».
«Purtroppo – continua la nota – la Fnsi ha dovuto constatare un nuovo grave accanimento di molte aziende e della stessa Fieg nel tentativo di contrastare la
riuscita dello sciopero e di consentire la pubblicazione di
giornali e notiziari. E ciò utilizzando giornalisti con
contratto a termine, collaboratori e stagisti, facilmente
ricattabili, per produrre giornali incompleti e di modesta
qualità mentre le redazioni erano a larghissima maggioranza in sciopero. Gli uffici legali della Federazione e delle Associazioni Regionali di Stampa stanno valutando i comportamenti antisindacali di alcune aziende, sia per quanto attiene i cambiamenti dell’organizzazione del lavoro e l’utilizzo di colleghi precari sia per quanto riguarda il mutamento dei regimi dei riposi settimanali e delle ferie.
La Fnsi esprime profonda solidarietà ai giornalisti del
Giornale di Sicilia e del Mattino che hanno deciso di
anticipare di un giorno lo sciopero astenendosi quindi per ben tre giornate dal lavoro al fine di protestare contro i
tentativi delle direzioni dei due giornali di essere nelle
edicole con metodi non legittimi. La Fnsi sottolinea il grande coraggio dei giornalisti con contratto a termine o
collaboratori di questi due quotidiani e di tanti altri organi di informazione che hanno partecipato allo sciopero, alle assemblee e alla manifestazione svoltasi a Palermo con la consapevolezza dei rischi che hanno corso per il proprio futuro professionale».
«La Fnsi ringrazia le redazioni dei quotidiani del gruppo Riffeser ed i colleghi dei pochi quotidiani in edicola che hanno partecipato allo sciopero, pur sapendo che la propria testata sarebbe stata pubblicata sia pure in forma dequalificata. Singolare è stato il caso del direttore de Il Resto del Carlino, che ha rivendicato la propria autonomia impedendo l’uscita del giornale il primo giorno di sciopero per poi decidere il contrario nel secondo giorno. Di grande importanza è stata la partecipazione allo sciopero delle colleghe e dei colleghi delle emittenti radiotelevisive locali e degli uffici stampa della pubblica amministrazione e privati.
Si tratta di realtà di lavoro spesso composte da pochissimi
colleghi con difficili condizioni di agibilità sindacale. Le centinaia di adesioni dei colleghi degli uffici stampa
testimoniano la volontà di questo settore professionale di
ottenere rapidamente il riconoscimento contrattuale previsto dalla legge, da due lettere di indirizzo del Governo e da una chiara sentenza della magistratura del lavoro.» (Agi)