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  • Da: Assostampa FVG
  • novembre 18, 2005

Altri due giorni di sciopero a dicembre

ROMA La Giunta della Federazione della Stampa, riunita con la Consulta della Associazioni Regionali, ha deciso di attuare nel mese di dicembre altri due giorni di sciopero dei giornalisti dei settori dell’informazione quotidiana e di realizzare sin dai prossimi giorni la seconda tornata delle astensioni dal lavoro dei colleghi dei periodici settimanali.
La Giunta ha dato mandato alla Segreteria di decidere le date e le modalità degli scioperi con il minor preavviso possibile, eccezion fatta per la Rai i cui scioperi devono essere comunicati con dieci giorni di anticipo per la legge sulla regolamentazione delle agitazioni sindacali nei servizi pubblici. Date e modalità degli scioperi nei settimanali dovranno essere concordate dai comitati di redazione con il coordinamento sindacale di settore e le Associazioni Regionali.
Per la terza volta in tre mesi i giornalisti italiani saranno costretti a far mancare l’informazione per due giornate a causa del reiterato atteggiamento di chiusura degli editori della Fieg, delle aziende dell’emittenza locale di Aeranti-Corallo e dell’agenzia per il pubblico impiego Aran nei contratti di settore.
In particolare, la Fieg ha confermato di non voler fornire le garanzie richieste dalla Fnsi sul lavoro dei freelance e dei precari e sull’attuazione di alcune parti della legge 30 sul mercato del lavoro nell’ipotesi di un accordo transitorio biennale che bloccasse la parte normativa e definisse una intesa economica. La Fieg afferma anzi di non essere più disponibile a perseguire la strada dell’accordo biennale e di essere disponibile soltanto alla rinnovazione quadriennale.
Gli editori pretendono di avviare il negoziato su pochi temi posti dalle rispettive piattaforme e, tra questi, pongono il problema del congelamento e del taglio degli scatti di anzianità. La Fnsi giudica inaccettabile e improponibile una simile proposta che porrebbe sul tavolo non solo la questione degli scatti (più volte giudicata non trattabile dalla Fnsi) ma le altre questioni della piattaforma editoriale, tra le quali la riduzione complessiva del 25-30% delle retribuzioni in quattro anni, dure restrizioni nel calcolo dei riposi settimanali e delle ferie e un inasprimento del codice di disciplina. La Fnsi difende invece la propria piattaforma che sostiene lo sviluppo del sistema di tutele professionali e contrattuali soprattutto per quanto riguarda il lavoro autonomo e il sistema delle flessibilità e del lavoro temporaneo. L’inconciliabilità delle posizioni è anche dimostrata da un lungo documento di analisi che la Fieg sta diffondendo e nel quale si tenta di banalizzare e svilire le richieste sindacali, con dati e notizie fasulli che troveranno una adeguata risposta in un documento che la Fnsi diffonderà nei prossimi giorni.
In ogni caso, la Fnsi, che ha dimostrato grande pazienza e senso di responsabilità, valuterà con attenzione ogni segnale proveniente dal mondo editoriale e dalla stessa Fieg che possa aprire un percorso di trattativa accettabile sia nell’ ipotesi dell’accordo quadriennale, sulla base della piattaforma sindacale, sia rispetto alla proposta Fieg (ora rinnegata) di accordo transitorio biennale.
La Federazione della Stampa ha concordato con il Coordinamento delle Associazioni delle Emittenti Locali di verificare le condizioni per una intesa che sblocchi il rinnovo contrattuale per i giornalisti delle aziende aderenti ad Aeranti-Corallo. L’incontro si svolgerà il 30 novembre e la Federazione della Stampa riproporrà, tra l’altro, di sciogliere il nodo dell’uniformità dell’orario di lavoro tra tutti i giornalisti italiani.
La Fnsi rende noto che l’Aran ha risposto alla nuova richiesta di apertura della trattativa annunciando di attendere le motivazioni della sentenza con la quale il Tribunale del lavoro di Roma ha obbligato l’agenzia ad aprire il negoziato contrattuale dei giornalisti degli uffici stampa della pubblica amministrazione con la presenza dello stesso sindacato. Si tratta, a nostro parere, di un ennesimo atteggiamento dilatorio che deve determinare un forte intervento, già richiesto, del Ministro della Funzione Pubblica e la dura mobilitazione dei giornalisti degli uffici stampa.
Le Commissioni Contratto Fieg e Aeranti-Corallo sono state convocate per mercoledì 23 novembre per un esame della situazione e per discutere le prossime iniziative di mobilitazione e di lotta.