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  • Da: Assostampa FVG
  • giugno 04, 2014

ARRIVA IL “JOBS ACT” DELL’EDITORIA

Arriva ad una stretta la definizione del decreto della Presidenza del Consiglio sul fondo straordinario dell’editoria, che nel 2014 ammonta a 45 milioni. Il sottosegretario Luca Lotti, in vista dell’approvazione entro giugno, ha fissato le linee guida che prevedono che circa la metà del fondo servirà a finanziare i prepensionamenti con la 416/1981, stimati in circa 150 giornalisti, mentre un’altra metà sarà destinata a creare nuova occupazione, circa mille nuovi assunti, secondo le stime di Lotti, nei prossimi tre anni. Lotti, che oggi avrà un nuovo incontro con l’Inpgi e che ieri ha illustrato il provvedimento in un incontro con i parlamentari Pd, punta molto sul meccanismo di incentivi e di disincentivi per favorire nuova occupazione, in particolare a tempo indeterminato. Accanto al rifinanziamento per le ristrutturazioni aziendali, infatti, l’esecutivo, si apprende da fonti di governo, prevede, nella quota di 20 milioni per creare nuova occupazione, sgravi quasi totali per le aziende che assumono a tempo indeterminato e sgravi inferiori per i contratti a tempo determinato con incentivi per chi trasforma i contratti a tempo in definitivi. Per favorire le assunzioni, il governo prevede forme di disincentivazione, con verifiche periodiche, fino al blocco degli incentivi. Una quota minima del fondo straordinario dell’editoria, si apprende inoltre, potrebbe essere destinata agli ammortizzatori sociali ma per il governo la condizione è che vengano cofinanziati dagli editori. L’ultimo capitolo delle linee guida del decreto, una sorta di ‘jobs act’ dell’editoria secondo il governo, riguarda l’innovazione tecnologica e punta a legare gli incentivi all’innovazione ad un fondo speciale di garanzia. E sono allo studio anche premi per start-up o concorsi di idee.