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  • Da: Assostampa FVG
  • maggio 09, 2015

ASSICURAZIONE INFORTUNI PER I CO.CO.CO. LORUSSO: “COSI SI TUTELANO I PIÙ DEBOLI”

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Raffaele Lorusso

“L’estensione della copertura assicurativa per infortuni professionali anche ai giornalisti titolari di contratti di collaborazione continuata e continuativa rappresenta un importante passo in avanti verso la creazione di un welfare della categoria esteso ed inclusivo”.
Lo afferma, in una nota, Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi.
“La delibera del Comitato amministratore della gestione previdenziale separata dell’Inpgi – osserva Lorusso – dà piena attuazione all’accordo contrattuale del giugno 2014, assicurando un’adeguata copertura assicurativa antinfortunistica presso la gestione separata dell’Istituto. Si tratta di una novità rilevante perché viene data attuazione alla volontà del sindacato dei giornalisti di prevedere adeguati strumenti di tutela anche per coloro che sono fuori dal perimetro del lavoro dipendente. Questa volontà, diventata un punto fermo del contratto di lavoro sottoscritto a giugno 2014, è stata pienamente fatta propria dall’Inpgi, al quale va il ringraziamento del sindacato dei giornalisti. Con la delibera approvata l’altro giorno, vengono poste le basi per la creazione di un sistema di servizi, garanzie e tutele per i colleghi non lavoratori dipendenti. Prevedere l’assicurazione infortuni per tutti coloro che hanno redditi da cococo di almeno tremila euro lordi l’anno significa estendere questa forma di tutela a una platea ampia di giornalisti. Si tratta di una strada che la Fnsi intende percorrere anche con la Casagit e con il Fondo di previdenza complementare, facilitando l’accesso alle prestazioni da parte dei giornalisti titolari di rapporti di lavoro parasubordinato o lavoratori autonomi”.
“In questo senso – prosegue il segretario generale – lo schema di riforma dello Statuto del Fondo di previdenza complementare, recependo l’accordo contrattuale, prevede la possibilità di iscrizione per i giornalisti titolari di rapporti di cococo. Ferme restando le politiche di inclusione contrattuale, da cui il confronto con gli editori non potrà prescindere, il rafforzamento del welfare per la parte più debole della categoria continuerà ad essere uno dei tratti distintivi dell’azione della Fnsi”.
“Un modo – conclude Lorusso – di essere vicini con i fatti ai colleghi non contrattualizzati”.

(da sito fnsi.it )