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  • Da: Assostampa FVG
  • dicembre 06, 2006

Attesa per il tavolo Fnsi-Fieg sull’Inpgi

Non ci saranno nuovi scioperi della carta stampata fino al 12 dicembre, data del nuovo incontro fra Fnsi e Fieg sulla riforma dell’Inpgi. Ma in assenza di fatti nuovi sulla vertenza contrattuale, la segreteria della Fnsi proclamerà nelle prossime settimane (senza preavviso, come da mandato ricevuto dai recenti Stati generali) nuove giornate di sciopero di tutti i giornalisti dopo le tredici che siamo stati costretti a fare in questi due anni. E’ quanto ha deciso la giunta della Fnsi riunita a Roma assieme alle Associazioni di Stampa Regionali.

L’incontro del 12 dicembre potrebbe avere un esito positivo. La mediazione del governo potrebbe infatti portare a un accordo sindacale volto al riavvio della procedura per l’importante e non più rinviabile riforma previdenziale.

Tutto ancora tace invece per quanto riguarda il contratto. All’interno della Fieg hanno cominciato a riprendere forza le posizioni favorevoli alla trattativa (vedi la recente presa di posizione comune dell’editore, del direttore e della redazione del giornale L’Adige), ma l’ala più oltranzista (che purtroppo vede al suo interno i rappresentanti del Gruppo Espresso Repubblica) continua ad essere maggioritaria. Ciò mentre non si contano più le prese di posizione del mondo politico e sociale e delle istituzioni (vedi il sito dell’Assostampa e della Fnsi) a favore delle ragioni dei giornalisti. Ultimi in ordine di tempo: il presidente del Consiglio Prodi e il presidente della Camera Bertinotti, che fra l’altro parteciperà lunedì 11 a Roma alla manifestazione della Fnsi sul precariato, con presentazione del nuovo libro bianco sull’argomento.

Intanto dovrebbe essere confermato a breve il preannunciato sciopero dell’emittenza radiotv nazionale per il 12 e 13 dicembre. E proseguono in vari giornali gli scioperi delle firme: una forma di lotta nuova che si è dimostrata inaspettatamente molto efficace (e a costo zero) per far capire l’importanza della nostra battaglia all’opinione pubblica. Probabilmente usciranno di nuovo senza firme i periodici delle prossime settimane, e la Fnsi condivide e appoggia nuovi scioperi delle firme “a scacchiera” nei quotidiani nazionali e locali.