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  • Da: Assostampa FVG
  • febbraio 10, 2004

Biagi ai giovani: “E’ una professione bellissima”

Il giornalismo è «una professione
bellissima che consente il privilegio di vivere vicino alle
grandi storie del mondo e che richiede anche una grande
consuetudine con la solitudine»: parole di Enzo Biagi che così
si è rivolto ai giovani, tra i quali molti aspiranti
giornalisti, nel corso di un incontro che si è svolto oggi al
Corriere Lavoro in occasione del suo decennale. Titolo
dell’incontro: Professione del giornalista tra etica e
responsabilità.

Alla domanda se il decano del giornalismo italiano (ha
iniziato la professione nel 1938) consiglierebbe a un giovane di
iniziare la professione, Biagi ha risposto che gli direbbe
«fallo, ma fallo senza illusioni, e cerca di avere sempre
l’attenuante della buona fede, perchè la qualità più
importante di un giornalista è la credibilità ». A proposito
delle doti del bravo intervistatore, Biagi ha detto che la
domanda più provocatoria della storia è quella fatta da Dio a
Caino per sapere se aveva notizie del fratello Abele.

Il direttore del Corriere, Stefano Folli, ha ringraziato
Walter Passerini, responsabile di Corriere Lavoro, per dieci
anni di lavoro «interpretati con grande senso professionale e
morale». E rivolgendosi ai giovani ha ricordato le parole di
Bismark che raccomandava di nascondere all’opinione pubblica
come vengono confezionate le leggi e le salsicce, ma li ha
esortati a operare in senso opposto, perchè «il compito del
giornalismo è esattamente quello di far conoscere come vengono
confezionate leggi e salsicce».

Nel suo intervento Biagi ha raccomandato ai giovani di «non
dimenticare mai la pietà e il rispetto per le persone di cui si
scrive», e ha concluso definendo il giornalismo «un mestiere
meraviglioso in fondo al quale arrivi a capire che tutti gli
uomini del mondo piangono alla stessa maniera».