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  • Da: Assostampa FVG
  • luglio 30, 2004

Bocciato accordo Fnsi-Fieg-Inpgi

ROMA I ministri dell’Economia e del Lavoro hanno bocciato l’accordo (5 maggio 2004) Fnsi-Fieg-Inpgi su condono, sistema sanzionatorio, cumulo pensione-redditi da
lavoro e riscatto dei periodi di studi universitari. Ne ha dato notizia il presidente dell’Inpgi, Gabriele Cescutti, con questa lettera: «Cari colleghi, mi spiace dovervi comunicare che i Ministeri del Lavoro e dell’Economia ci hanno notificato la decisione di non dar corso all’approvazione di quattro delibere approvate dal Cda il 19 maggio scorso (condono, sistema sanzionatorio, cumulo pensione-redditi da lavoro e riscatto dei periodi di studi universitari), che facevano parte del gruppo di sei provvedimenti approvati dal Cda lo scorso 19 maggio.
Come ben ricorderete, invece, gli stessi Ministeri il 13 luglio avevano espresso parere favorevole in merito alle due delibere relative allo sconto contributivo per il riassorbimento dei giornalisti disoccupati e all’una tantum in favore dei titolari di trattamenti pensionistici anteriori al 1° gennaio 1999. La mancata approvazione per la prima delibera è riferita soprattutto all’esigenza di conoscere i motivi che sorreggono la proposta di applicazione del condono a “rapporti giuridici
già definiti”. Per la seconda e terza delibera (sistema
sanzionatorio e cumulo) sono richiesti precisi dettagli in
merito agli equilibri gestionali nel medio e lungo periodo,
mentre per il quarto provvedimento (riscatto di periodi
universitari) vengono sollecitati aggiustamenti che potranno
esser inseriti senza alcun problema. Abbiamo già preso
contatto con la Fnsi e con la Fieg (firmatarie dell’accordo
sindacale successivamente fatto proprio dal Cda dell’Inpgi) per valutare assieme le preoccupazioni espresse dai Ministeri vigilanti, al fine di poter individuare, alla ripresa dell’attività in settembre, la miglior soluzione che consenta di rendere operative le quattro delibere».
L’accordo sul cumulo in particolare prevede che a decorrere dal 1 gennaio 2001 le pensioni di vecchiaia e le pensioni liquidate con anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni sono interamente cumulabili con i redditi di lavoro autonomo e dipendente, e che in tutti gli altri casi il limite di cumulabilità viene elevato da euro 7.747 (lire 15 milioni) ad euro 13.000 (lire 25.171.510). (Agi)