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  • Da: Assostampa FVG
  • dicembre 21, 2011

CARA FORNERO, NON SIAMO PRIVILEGIATI

Il ministro del lavoro Fornero all’attacco dei giornalisti, nel corso di un incontro nella sede della Fnsi, in occasione del centenario del primo contratto di lavoro giornalistico. Il ministro, infastidito dai tanti fotografi, telecamere e cronisti, prima cita Karl Popper ("sono cieco, stupido e sordo. Quindi andate via") per chiedere una "tregua fotografica". Poi incalza: "Per voi giornalisti la riforma previdenziale è già archiviata, volete sapere cosa faccio ora, con chi voglio litigare, ma non funziona così. Questa riforma va spiegata: i tagli impongono sacrifici, ma ci sono elementi di equità. Alcuni hanno ridicolizzato l’equità ma se avessi 30 minuti potrei difenderne con ardore l’equità". Fornero prende di petto un tema aleggiato in precedenti suoi interventi, quello della cassa di previdenza dei giornalisti. "Tutto cambia. La vostra professione si è avvalsa di tanti privilegi per la vicinanza, che avete più di altri lavoratori, con il potere politico. Anche voi state sperimentando la durezza del mondo che non fa sconti a nessuno: se non li fa ai lavoratori Fiat non si vede perchè li dovrebbe fare a voi. Nessuno si può sottrarre. Ho polemizzato spesso in passato con la vostra cassa previdenziale, anni fa ho chiesto di avere i dati ma mi sono stati negati dicendo che è materia delicata. Ma se voi siete quelli della trasparenza dovete essere trasparenti anche voi. La vostra cassa ha problemi di sostenibilità come quasi tutte quelle professionali. Dobbiamo garantire che vengano amministrate bene non solo per i pensionati o quelli vicini alla pensione ma per i giovani". Sarebbe il momento delle domande. Ma il ministro va via.
La Giunta Esecutiva della Fnsi e la Consulta delle Associazioni Regionali di Stampa – riunite subito dopo – respingono l’attacco all’autonomia dell’Inpgi e alla professione, che non vive di privilegi ed è impegnata al contrario a contrastare un lavoro sempre più precario. L’Istituto di previdenza dei giornalisti, l’Inpgi, ha già messo in atto con il concorso delle parti
sociali manovre sulle entrate e sulle prestazioni previdenziali, sulla valorizzazione del patrimonio e sull’efficienza della gestione che consentono una sostenibilità dei propri bilanci e della propria missione anche nel lungo periodo. Per questa ragione risulta sorprendentemente grave l’affermazione del Ministro del Lavoro, professoressa Elsa Fornero, relativa
a una presunta insostenibilità dei conti dell’Inpgi. Affermazione resa pubblicamente e non suffragata da alcun riscontro che contraddice quanto costantemente verificato e certificato dallo stesso ministero del Lavoro i cui rappresentanti siedono nel consiglio di amministrazione dell’Istituto. La Giunta della Fnsi invita il Governo ad evitare contrapposizioni
pregiudiziali e a ripristinare il metodo del confronto con le parti sociali e con gli organismi degli enti previdenziali privati ma vigilati. E’ questa l’unica strada per evitare al Paese costi che non potrebbero essere imputati ad una crisi che investe tutti i settori e i comparti e non risparmia quello dell’informazione.