0 Liked
  • Da: Assostampa FVG
  • settembre 26, 2012

CASO SALLUSTI, OGGI LA CASSAZIONE DECIDE

Oggi la Cassazione deciderà sul "caso Sallusti". Il direttore del Giornale rischia il carcere. Ma le norme che puniscono con la galera i reati d’opinione ”sono da cancellare, al più presto”. Lo ribadisce in un editoriale sul sito di Articolo 21 il segretario generale della Fnsi Franco Siddi, che commenta la notizia, diffusa  dai legali del giudice Giuseppe Cocilovo (il magistrato autore della querela che ha portato alla condanna per diffamazione) di un contatto fra le parti. ”L’eventuale remissione di querela, dietro indennizzo in sede extragiudiziale a favore del magistrato che lo ha denunciato e ne ha ottenuto una condanna a pena detentiva, da parte del direttore del Giornale Alessandro Sallusti – spiega Siddi- non cancella la questione di inciviltà’ giuridica del nostro ordinamento”. La presa di posizione del segretario Fnsi viene condivisa dal portavoce di Articolo 21 Beppe Giulietti e dal senatore pd Vincenzo Vita, che invitano a valutare la possibilità di inserire l’abrogazione delle norme che hanno prodotto questa situazione nel testo di riforma dell’editoria  già in discussione alla Camera ”oppure nel progetto di riforma dell’Ordine, ora al Senato, legandolo alla istituzione del ‘Giuri per la lealtà della informazione’ e ad una più rigorosa normativa sull’istituto della rettifica”. Nel suo intervento il segretario generale del sindacato dei giornalisti sottolinea che  ”la mostruosità’ della condanna a Sallusti è aggravata dal fatto che viene punito non per aver scritto ma per la responsabilità oggettiva dell’omesso controllo su un testo e le opinioni scritte da un altro collega”.  Si evidenziano così, prosegue Siddi, ”gli effetti di una doppia intimidazione, che in entrambi spinge verso illiberali forme di censura: del direttore verso i giornalisti della testata che dirige sui quali dovrebbe imporre di tacere su determinati fatti  e impedire commenti frutto della libertà di pensiero e di opinione a rischio di querela: un messaggio autoritario contro l’autonomia professionale; un avviso ad adeguarsi al silenzio a molti giornalisti impegnati a riportare fatti di pubblico interesse e alimentare dibattito pubblico con le proprie idee”. Insomma, ”si fanno tanti decreti e leggi ‘emozionali’ a tamburo battente su vicende nient’affatto essenziali – fa notare il segretario della Fnsi- Su materie come queste, che attengono ai principi fondamentali delle sane democrazie c’è, a questo punto, più di un motivo d’urgenza per depenalizzare la diffamazione e cancellare i reati d’opinione. Servono norme liberali e una giustizia giusta”.  Non condividere le idee di Sallusti, conclude Siddi, ”è legittimo, contrastarle con altre è esercizio intellettuale e democratico corretto, impedirne la circolazione o considerarle motivo di privazione della libertà personale mostruosità sconvolgente contro cui è giusto ribellarsi e chi ne ha la responsabilità deve rispondere facendo subito leggi giuste che servono per la libera convivenza e per non aggiungere un deficit ulteriore di democrazia ai tanti deficit di cui soffre il nostro Paese".