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  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 22, 2015

COLLABORATORI FINEGIL: CHIESTO TAVOLO NAZIONALE (Alessandra Costante, Portavoce del Capss)

riceviamo e diffondiamo:
Il Sindacato dei giornalisti non resterà inerte di fronte all’inaccettabile azione unilaterale promossa dal Gruppo Espresso-Repubblica-Finegil (di cui fanno parte anche Piccolo e Messaggero Veneto – ndr) verso i collaboratori di alcune significative testate regionali. Chiediamo un tavolo immediato con i vertici di tutto il gruppo, al quale siedano anche i segretari delle Assostampa, insieme ai Cdr e ai delegati regionali delle commissioni Lavoro autonomo.
In alcuni giornali del gruppo l’azienda ha messo in atto una vera e propria provocazione, tradendo la lettera e lo spirito della legge sull’equo compenso. Nei giorni scorsi è infatti arrivata ai collaboratori una proposta di contratto che prevede un compenso di 3000 euro per i primi 144 articoli e di 1800 per i successivi 144. Chi dovesse lavorare di più avrà diritto ad un forfait mensile che può arrivare a soli 10 euro omnicomprensivi: chi più lavora sarà meno pagato. O addirittura lavorerà gratis per i contributi audio e video per i siti web del gruppo, sulla falsariga dell’infelice frase pronunciata dall’editore Carlo De Benedetti al Congresso di Bergamo della Fnsi: “I giornalisti dovrebbero ringraziare per la visibilità offerta dalla multimedialità”.
Inaccettabile, a maggior ragione perché il valore dei pezzi successivi, stando alla corretta interpretazione degli accordi contrattuali e della delibera di attuazione, deve tenere conto come minimo dei riferimenti posti per i precedenti articoli.
Finegil, poi, applica la delibera di legge e non il contratto di lavoro che ha inserito il secondo scaglione di 144 pezzi. Finegil, rappresentata da Fieg, ha firmato il contratto nazionale di lavoro e deve rispettarlo.
Noi riteniamo si debba investire sui collaboratori strategici, valorizzandone materialmente il contributo di professionalità e competenze. Finegil, evidentemente, no ma lavoreremo con determinazione perché il gruppo si attenga al dovere della responsabilità d’impresa.
L’impegno della nuova Fnsi (che uscirà dal Congresso di Chianciano) verso collaboratori, precari e freelance partirà proprio dai territori, con incontri dedicati ai giornalisti atipici e autonomi, iscritti e non iscritti al sindacato, per conoscere meglio le diverse situazioni e le esigenze concrete anche di fronte al fenomeno della “precarietà di ritorno” provocata dalle chiusure di numerose aziende editoriali. Un modo per rendere la Fnsi sempre più aperta e sempre più inclusiva.
Il sindacato nelle sue diverse articolazioni sarà a fianco dei colleghi in vertenze che diventeranno collettive, non più un rapporto uno a uno tra collaboratore a azienda. Un rapporto in cui le forze sono ormai evidentemente sbilanciate.
Un impegno, dunque, affinché la legge sull’equo compenso sia effettivamente un punto di partenza per un riequilibrio di valori nella categoria. Solidarietà ai collaboratori del gruppo Finegil, ma anche garanzia di un nuovo impegno da parte del sindacato, sia pure in un periodo di grandi difficoltà economiche nel settore, per una riapertura della trattativa con le diverse aziende.

Alessandra Costante
Portavoce del Capss