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  • Da: Assostampa FVG
  • settembre 26, 2006

CONFERMATI GLI SCIOPERI

ROMA Conferma dei 12 giorni di sciopero dei giornalisti da attuare entro la fine del 2006, a partire dalle date già definite per il prossimo 29 e 30 settembre e per il 5 e 6 ottobre. Lo ha affermato nel corso di una conferenza stampa il segretario nazionale della fnsi, paolo serventi longhi. «Affiancheremo all’iniziativa di lotta – ha aggiunto – altre iniziative politiche mirate, come una manifestazione a roma, in altre regioni e la pubblicazioni di inserzioni sui quotidiani». Il «no» della fieg alla proposta del ministro del lavoro, cesare damiano, di un tavolo congiunto è, per serventi longhi, «di una gravità inaudita», perchè «rappresenta una svolta assoluta nelle contrattazioni sindacali del paese, e, rifiutando una trattativa a tutto campo senza pregiudiziale
alcuna, delegittima le due parti compresa se stessa». La
speranza della fnsi è che il ministro «convochi comunque il
tavolo di confronto, perchè la fieg spieghi a noi e al
governo le ragioni vere di questo comportamento».
«siamo consapevoli di avere avversari molto potenti – ha continuato serventi longhi – che possono condizionare governo e opposizione e muovere risorse enormi». La posizione della fieg, ha ribadito, è «di attacco alle autonomie deontologiche dell’ordine dei giornalisti, dell’inpgi, di tutto il sistema di tutela del giornalismo italiano». In particolare, il sindacato chiede al governo «una decisione netta per rendere operative le due delibere dell’inpgi: quella sulla riforma delle prestazioni previdenziali e quella sulla decontribuzione dei contratti a termine per i giornalisti iscritti alle liste di disoccupazione, anche in assenza della firma della fieg».
Quanto alla tesi della fieg per cui le aziende editoriali
non sono più in grado di sopportare gli aumenti delle
retribuzioni dovuti agli automatismi contrattuali, che
sarebbero in media del 3% all’anno, serventi longhi sostiene «è una tesi priva di fondamento». Secondo un’elaborazione dell’inpgi, infatti, «la retribuzione media di tutto il settore è diminuita nel 2005 dell’1% rispetto al 2004».