Consiglio di Stato dà ragione all’Inpgi
ROMA Il Consiglio di Stato ha accolto il
ricorso dell’Inpgi e del ministero del Lavoro dando ragione all’ente in materia sanzionatoria. Lo rileva una nota dell’
Inpgi stesso in cui si precisa che «l’Istituto di previdenza dei giornalisti italiani ha agito correttamente, secondo quanto previsto dalla legge 140/97, allorchè ha deliberato in materia di sanzioni contributive, distaccandosi parzialmente da quanto previsto dalla legge generale (388/2000). E altrettanto correttamente agirono i Ministeri del Lavoro e dell’Economia, approvando la delibera dell’Inpgi».
La sentenza del Consiglio di Stato, resa nota oggi, aggiunge l’Inpgi, «ha accolto integralmente» il ricorso dell’ente e del Ministero del Lavoro, cassando la sentenza del Tar del Lazio, che l’11 giugno 2003 aveva accolto il ricorso presentato dalla Federazione italiana editori giornali.
«Nel mentre ha espresso grande soddisfazione per una
decisione che ha fatto finalmente autorevole chiarezza sulla potestà dell’Ente in materia sanzionatoria (potestà peraltro prevista dalla legge 140/97) – si legge nella nota – il Cda dell’Inpgi ha deciso oggi di
approvare una delibera che recependo l’accordo sindacale
stipulato il 5 maggio scorso tra Fnsi e Fieg rende meno
pesanti le sanzioni in caso di omissione o di evasione
contributiva».
Il Cda dell’Ente ha assunto quest’atto, conclude la nota dell’Inpgi, nella consapevolezza che ciò non derivava da un obbligo di legge, ma dall’opportunità di contribuire a eliminare le contrapposizioni con parte del mondo editoriale, e nell’intento di favorire l’allargamento del mercato del lavoro e lo sviluppo delle aziende. (Ansa)