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  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 29, 2013

CONTRATTI SOLIDARIETÀ, OK A TETTO

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – di concerto col Ministero dell’Economia e delle Finanze – ha espresso il proprio parere favorevole alla delibera approvata del Consiglio di amministrazione dell’Inpgi il 15 ottobre 2012, con la quale l’Istituto ha deciso che il trattamento di integrazione salariale – erogato per effetto  della riduzione di orario di lavoro in applicazione di contratti di solidarietà – non può superare l’importo mensilmente stabilito per il trattamento di Cassa integrazione guadagni straordinaria previsto dalla legislazione vigente, da corrispondersi in riferimento alle mensilità previste dal CCNLG. Si rende, pertanto, operativo in via definitiva l’accordo siglato in tal senso da FNSI e FIEG il 20 settembre 2012 con il quale le Parti Sociali convenivano sull’opportunità che l’Inpgi adottasse un provvedimento con il quale contenere la misura delle integrazioni salariali da corrispondersi in applicazione dei contratti di solidarietà, alla luce del perdurare della crisi che sta attraversando il mondo editoriale. Crisi che produce effetti diretti sui conti dell’Istituto, in particolar modo per quanto riguarda i costi sostenuti per le prestazioni rientranti nell’ambito degli ammortizzatori sociali, il cui ricorso si è progressivamente esteso negli ultimi mesi raggiungendo livelli particolarmente significativi in termini di spesa. Costi esponenzialmente in aumento per l’Istituto che generano, altresì, effetti distorsivi che, ad esempio nel caso di redditi molto elevati, determinano uno squilibrio dal punto di vista solidaristico poiché assorbono buona parte delle risorse diversamente disponibili per la generalità degli iscritti. Si tratta – afferma il Presidente dell’Inpgi Andrea Camporese – di un risultato importante che va ad inserirsi nel perimetro dei provvedimenti che hanno lo scopo di mettere in sicurezza i conti dell’Ente in un momento di grave crisi come questo, ma che, al tempo stesso, determina un giusto riequilibrio della natura solidaristica dell’ammortizzazione sociale. Risultato che, comunque, si è potuto raggiungere grazie al fattivo coinvolgimento e apporto delle Parti Sociali.