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  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 02, 2007

Contratto: segnali dal governo

“Ritengo prioritario e urgente che le parti si ritrovino a un tavolo delle trattative per arrivare a una soluzione positiva”. Lo ha detto il premier Romano Prodi aprendo la conferenza di fine anno a proposito del braccio di ferro tra giornalisti ed editori per il rinnovo del contratto di lavoro.
Una soluzione, ha osservato il premier rivolgendosi ai cronisti, va trovata ”perché non c’é in gioco solo il vostro futuro ma quello dell’intera informazione italiana”.
Intanto giungono segnali molto importanti dal Governo, dopo i cinque giorni di assenza dei quotidiani dalle edicole. Il sito governo.it pubblica lo schema per una disciplina organica del settore editoriale che assume la veste di un vero e proprio testo unico di riforma delle norme riguardanti l’editoria e il giornalismo. Si tratta di uno schema predisposto dal Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio che affronta in maniera organica i diversi problemi, dal prodotto editoriale al mercato e alla pubblicità, dalle provvidenze ai limiti e ai controlli, dallo statuto dell’impresa al ruolo e alla deontologia dei giornalisti.
“Sottoporrò lo schema, già illustrato dal Sottosegretario Ricky Levi, alla riunione della Giunta convocata per il 9 gennaio sui temi contrattuali – dice Paolo Serventi Longhi -. Risponderemo al questionario del Governo sottolineando le attuali distorsioni del sistema della comunicazione, specie per quanto riguarda l’intervento dello Stato a sostegno delle imprese editoriali. Occorrerà naturalmente coordinare il lavoro della Commissione presieduta dal Prof. Enzo Cheli sulla riforma dell’Editoria con il disegno di legge governativo sulle televisioni e le radio presentato in Parlamento dal Ministro della Comunicazione, Paolo Gentiloni”.
Un segnale altrettanto importante è giunto dal Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, che ha annunciato un forte intervento governativo sui temi del precariato e del mercato del lavoro giornalistico e della riforma della previdenza dell’Inpgi. La Federazione della Stampa sottolinea nuovamente la disponibilità a collaborare con le istituzioni e con le altri parti sociali per sviluppare il pluralismo e l’indipendenza dei media, e nello stesso momento a creare le condizioni per l’avvio di negoziati contrattuali costruttivi. Ma per questo occorre che si manifesti finalmente una volontà di dialogo della Federazione degli Editori che finora ha creato soltanto un incomprensibile muro contro muro con i continui rifiuti ad ogni tavolo di trattativa.