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  • Da: Assostampa FVG
  • settembre 06, 2011

COPERTURA INFORMATIVA A INIZIATIVE CONTRO LA MANOVRA

"Non si capisce proprio – dice il segretario generale Fnsi, Franco Siddi – il senso di alcune operazione della manovra bis del Governo che nulla hanno a che vedere con la messa in sicurezza dei conti dello Stato. Le misure che intervengono sulla materia del diritto del lavoro e a punire i redditi dei pensionati, per esempio, sono le più inutili e ingiustificate di tutte. Nessun riscontro reale sui conti pubblici: misure che non trovano neanche il consenso delle parti sociali, che hanno già regolato la materia dei contratti, e che paiono invece figlie di un furore ideologico fuori dal tempo, rimesse in primo piano per ragioni di parte.
Nel momento in cui le personalità più responsabili delle Istituzioni, della società civile e anche del mondo delle imprese invocano il massimo di coesione e di solidarietà per privilegiare l’interesse generale, e non quello di una maggioranza o di alcuni interpreti, il voto in Commissione in Senato sull’art. 8 e sul prelievo aggiuntivo dei redditi di pensione appare rispondere ad una logica contraria. A parte i dubbi di legittimità costituzionale, da più parti già sollevati, ci sono questioni di diritto sociale che si pongono in maniera allarmante e che andrebbero rimosse dal tavolo. D’altronde dovrebbe far riflettere il fatto che, soprattutto su questi punti, non c’è consenso delle parti sociali ancorché divise sugli strumenti per contrastarli. Ma argomentare e confrontarsi a fondo su queste materie così delicate per i rapporti civili ed economici fondamentali per le persone, per le imprese, per i mercati non può essere considerato né perdita di tempo né cedimento dei poteri di sovranità di qualcuno. Anche il mondo dell’informazione, che nel suo complesso sta compiendo uno sforzo straordinario per rendere intellegibile una manovra che emerge e si inabissa continuamente, per riapparire poi con nuovi contenuti non rassicuranti come quelli sui diritti del lavoro, è chiamato ad uno sforzo supplementare.
Il Sindacato dei giornalisti continua ad operare per la tutela dei diritti universali del lavoro in una visione di massima unitarietà. Le divisioni che si sono insinuate nel mondo del lavoro non possono essere per i media terreno improprio per regolazione di conti altrui. Circolino le posizioni diverse il più possibile, ma si assicuri il massimo di copertura informativa a ciascuna, con il necessario arricchimento sull’informazione di base.
Davanti alle proteste che montano legittimamente, la gran parte condivise dalla Fnsi, occorre assicurare ai cittadini il massimo di conoscenze possibili perché possano scegliere cosa fare ed eventualmente come reagire. Lo sciopero generale della Cgil, che interesserà anche alcuni giornali per l’astensione dal lavoro dei poligrafici, è un’iniziativa di massa di un sindacato che fronteggia le scelte che ritiene ingiuste e si misura con posizioni di altri sindacati che hanno optato per strumenti diversi di protesta. Soprattutto al servizio pubblico Rai è lecito chiedere la massima copertura informativa, gli approfondimenti indispensabili, la messa a confronto puntuale delle varie opzioni sindacali come del mondo delle imprese di chi condivide le scelte del Governo e di quelle parti che invece ritengono inutile e dannoso rompere le relazioni sociali consolidate con uno scontro continuo. Lo scontro continuo non paga – conclude Siddi – ma nella tutela dei diritti fondamentali la Fnsi non rinuncia ad esercitare fino in fondo la sua funzione di Sindacato autonomo e di unità nella professione e nel mondo economico".