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  • Da: Assostampa FVG
  • novembre 19, 2013

DAL CDR DEL MESSAGGERO VENETO

La Redazione del Messaggero Veneto, per spirito di servizio e rispetto nei confronti dei lettori, si assoggetta da ieri (lunedì 18 novembre) a un piano di riorganizzazione del lavoro fatto dal Direttore e voluto dall’Azienda, che ha disdetto in modo unilaterale l’accordo del 15/2/2011. Verbale tra le parti che aveva ridefinito il livello dell’organico minimo in 48 redattori dopo la chiusura della redazione di Gorizia e sei esodi incentivati, nonostante bilanci del Messaggero Veneto da sempre in attivo e sostanziale tenuta editoriale della testata. Anzi, il Messaggero Veneto (+15%)  adesso il primo di otto quotidiani italiani, in tutto, che hanno aumentato lettori del cartaceo e contatti web secondo i dati Audipress, in una fase congiunturale, e forse di sistema, di crisi generale del settore dell’editoria.

Ora l’Azienda non intende sostituire un caporedattore pensionato dall’1/11/2013, costo industriale stimato in 180 mila euro annui. Non è disponibile a trattare un’assunzione sostitutiva, costo industriale 30 mila euro annui grazie all’abbattimento del 60% dei costi nei primi tre anni come provvidenza anti – crisi. Controproposta avanzata dal Cdr per mantenere il livello dell’organico che finora ha garantito produttività e redditività, proposta estesa anche per la sostituzione del collega licenziato il 18/7/2012 e che finora è stata garantita con contratti a termine sino al 31/12/2013 in attesa della definizione della causa tra le parti, che è ancora pendente.

Mentre la Redazione chiede al Direttore un piano più dettagliato su carichi di lavoro, eventuali nuove qualifiche, foliazione di settore e integrazione cartaceo-web rispetto al suo ordine di servizio di riorganizzazione del lavoro con 47 redattori di giovedì 14/11/2013, il Cdr nulla lascerà di intentato, in qualunque sede, per vedere rispettato il minimo di 48 redattori disdetto in maniera unilaterale dall’Azienda. Ciò, pur aderendo alla richiesta di fare economie anti-crisi ma che siano condivise, al fine di mantenere il Messaggero Veneto al livello di produttività e redditività che da sempre gli compete grazie anche alla preferenza che i lettori, e ora anche i contatti web, continuano ad accordargli.

Il Cdr del Messaggero Veneto