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  • Da: Assostampa FVG
  • ottobre 18, 2012

DAL CDR DI REPUBBLICA

Cari colleghi, Il Comitato di Redazione di Repubblica ha concluso un giro di assemblee con le redazioni locali e ha poi incontrato l’Azienda nelle persone del direttore generale Corrado Corradi e del capo del personale Roberto Moro, alla presenza del delegato del direttore Aldo Balzanelli. Nel frattempo, a Roma, il Cdr è stato più volte convocato da settori in difficoltà e dalla redazione di XL che rischia il ridimensionamento.

Stato d’agitazione del Gruppo Espresso-Repubblica – La difesa degli organici e la ferma opposizione a nuovi stati di crisi e ai licenziamenti contemplati dalla riforma Fornero, ha spinto il Cdr di Repubblica a riattivare dalla scorsa estate il Coordinamento dei Cdr del Gruppo Espresso-Repubblica-Finegil-Elemedia impegnandolo a intrapprendere iniziative comuni per contrastare una strategia aziendale basata esclusivamente su tagli e assenza di investimenti e piani di sviluppo nonostante gli utili imponenti conseguiti dal Gruppo. I colleghi dell’Agl ci hanno informato che l’Azienda ha comunicato loro la decisione di attivare le procedure per l’ottenimento dello stato di crisi (ex legge 416) per Finegil Roma a partire dal 1° gennaio 2013, che prevede l’esubero di 9 giornalisti.
Il coordinamento dei CdR del Gruppo si è autoconvocato e ha deciso di far pubblicare su tutte le 18 testate un comunicato che chiede il ritiro del piano e annuncia iniziative di agitazione a tutela dei posti di lavoro dei giornalisti  e a sostegno delle singole vertenze delle varie testate del Gruppo.

Redazioni Locali — Nel corso delle assemblee nelle sedi locali sono emersi diversi problemi. Anzitutto quello del carico di lavoro divenuto insopportabile a causa del lancio dei siti, veri e propri nuovi giornali in movimento ai quali non è stato dato opportuno supporto in termine di investimenti. Da parte delle redazioni locali, a cominciare dai capi struttura che hanno partecipato a tutte le assemblee, è stato rivolto al Cdr un autentico “grido d’allarme”: in queste condizioni, con redazioni sotto organico, colleghi che decidono di dimettersi e che non vengono sostituiti, diventa impossibile garantire una copertura di ben 15-16 ore al giorno ai siti locali. Il Cdr aveva proposto un piano estremamente contenuto nei costi con un paio di articoli 2 per redazione. L’unica concessione dell’Azienda è stato invece un allungamento di una unità ai desk, attuato poi con l’ordine di servizio del direttore in data 13 settembre, che non risolve certo le difficoltà strutturali delle nove redazioni locali di Repubblica. E la somma mensile di 1500 euro (lorde) per rimpolpare il budget delle collaborazioni risulta a dir poco risibile davanti alle 30 assunzioni effettuate nel 2012 nel comparto siti locali da parte del Corriere della Sera e del piano di interventi da 100 milioni di euro in tre anni approvato recentemente dal Cda del Sole 24 Ore per rilanciare l’area multimediale. Le redazioni locali hanno convenuto con il Cdr di valutare l’ipotesi di una riduzione della copertura Internet, limitata a un turno di lavoro, cioè 8 ore circa come prevede il contratto.
Altro rilevante problema segnalato è quello della carente distribuzione del giornale nelle edicole con inevitabili ricadute sul calo delle vendite e quindi dei dati di diffusione che rischiano così di essere seriamente condizionati. Inevitabili le conseguenze a catena anche sui risultati relativi alle entrate pubblicitarie. La situazione, come è stato evidenziato nelle varie redazioni, si è ulteriormente aggravata dopo la drastica riduzione del numero degli ispettori che non sono più in grado di svolgere controlli efficaci sulla rete di distribuzione. Su questo argomento il Cdr ha deciso di chiedere spiegazioni alla proprietà.

Velvet — Il Cdr ha partecipato a un’assemblea con i colleghi di Velvet, fortemente allarmati dalle voci di chiusura del mensile che aleggiano da qualche settimana. Il giorno dopo, il capo del personale Roberto Moro e il delegato della Direzione Aldo Balzanelli hanno ritenuto opportuno di andare a Milano a rassicurare i colleghi. Nel corso dell’incontro con il Cdr, avvenuto qualche giorno più tardi, l’Azienda ha sottolineato che nulla è stato ancora deciso sul futuro di Velvet. E che, comunque, i redattori della testata, anche in caso di malaugurata chiusura, sarebbero ricollocati nel cosiddetto “polo femminile” del Gruppo Espresso, comparto che la proprietà intende mantenere e rilanciare.

XL — I colleghi di XL hanno ricevuto una comunicazione da parte del loro direttore circa un piano di ristrutturazione della testata. In pratica, l’Azienda prevede una riduzione di circa 50 pagine e il conseguente ridimensionamento della redazione con due redattori e un grafico che sarebbero destinati ad altri settori. In particolare, un redattore è già stato trasferito a Repubblica. it con ordine di servizio del direttore. L’Azienda ha spiegato al Cdr che non c’è alcun piano di chiusura della testata ma che l’obiettivo è quello di ridurre le perdite che, nel 2011, hanno toccato quota 1,4 milioni di euro. Con il taglio della foliazione, delle collaborazioni e il trasferimento di tre colleghi, si punta a recuperare almeno 1 milione di euro e attestarsi sui 400 mila euro di perdita annua. Il Cdr ha chiesto e ottenuto di ridiscutere la questione tra un anno, quando sarà possibile fare un bilancio dell’operazione. Nel frattempo XL proseguirà le pubblicazioni.

Nuovo sistema editoriale — L’azienda ha comunicato la volontà di avviare rapidamente un confronto sul nuovo sistema editoriale che vorrebbe sperimentare a partire dal TuttoMilano (per i periodici) mentre non ha ancora individuato quale settore potrebbe testare il sistema per il quotidiano. Il Cdr ha ribadito con chiarezza che non verrà condivisa alcuna sperimentazione in assenza di un accordo complessivo sulla trasformazione del giornale e sull’analisi di eventuali carichi di lavoro e mansioni che potrebbero non essere sopportabili dalla redazione. Dovrà anche essere concordato il pagamento delle ore di straordinario dovute ai corsi di formazione. In assenza di tale accordo non dovrà essere avviata alcuna forma di sperimentazione.

Chiusura unica — Il Cdr sta preparando una integrazione al precedente accordo sulla chiusura di notte e sulla squadra di notte per ribadire che l’organico attuale non dovrà essere ridimensionato e per chiedere un adeguato potenziamento di Internet.

Il giallo dei numeri — Nel corso dell’incontro con l’Azienda e la Direzione, sono stati forniti al Cdr i numeri della diffusione del giornale. Secondo il direttore generale Corrado Corradi, nel mese di agosto 2012 il giornale ha perduto circa 50 mila copie rispetto allo stesso mese di agosto del 2011 malgrado un buon recupero avvenuto nei mesi di giugno e di luglio. Il calo della diffusione, unito a quello della pubblicità, non lascia intravedere spiragli positivi per il futuro. Il Cdr ha ricordato all’Azienda che, a fronte di 50 mila copie in meno ci sono almeno 40 mila abbonati in più sul tablet e che, quindi, la perdita di lettori dev’essere quantomeno riconsiderata. Poi, però, un’autorevole fonte (“La Repubblica” di venerdì 5 ottobre 2012) ha rivelato un’altra verità. I dati Ads (forniti dalle aziende) parlano chiaro:

Repubblica
Agosto 2011  384.322
Agosto 2012 381.60

 Corriere della Sera
Agosto 2011 360.448
Agosto 2012 369.652

 Il che significa: Repubblica vende in edicola 12 mila copie in più del diretto concorrente e, soprattutto, rispetto a un anno fa le copie perdute sono meno di 2500 e non 50 mila. Un dato che rende merito a chi questo giornale lo fa ogni giorno, malgrado organici insufficienti e tagli indiscriminati ad alcuni settori poligrafici che hanno ulteriormente complicato il lavoro dei giornalisti di Repubblica. Di questa discordanza tra i dati, naturalmente il Cdr chiederà spiegazioni all’Azienda nel corso del prossimo incontro. E per conoscere i numeri reali e l’esatto quadro della situazione economica, il Cdr ha avviato uno studio sui bilanci pubblici del Gruppo Espresso. Studio del quale verrà dato presto resoconto a tutti i colleghi.