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  • Da: Assostampa FVG
  • novembre 16, 2012

DAL COORDINAMENTO CDR GRUPPO ESPRESSO

Il Coordinamento dei Cdr Espresso, Repubblica, Finegil Elemedia, riunito a Fiuggi, esprime preoccupazione per le ulteriori riduzioni giornalistiche nel Gruppo.  E’ stato dichiarato lo stato di crisi anche al settimanale L’Espresso, testata storica e marchio editoriale, che si aggiunge a quello appena attuato per l’Agl. Siamo di fronte all’ennesimo sacrificio richiesto alle redazioni dopo i ridimensionamenti al Piccolo, a Bolzano-Trento, al Messaggero Veneto e nei quotidiani veneti e confermata anche dalla cessazione dei contratti a termine alla Provincia Pavese e dalla chiusura della testata Velvet e infine dall’incertezza delle relazioni sindacali a La Nuova Sardegna. Ai colleghi va la solidarietà di tutti i Cdr del coordinamento, che ribadiscono la necessità e l’urgenza di un piano di sviluppo editoriale non prescindendo dalla valorizzazione del primo patrimonio aziendale: i giornalisti. Per questa ragione si rinnova la richiesta di un incontro urgente del Coordinamento Gruppo Espresso e della Fnsi con i vertici aziendali che possa rilanciare il dialogo e abbia come primo obiettivo il consolidamento delle testate e la definizione di un progetto strategico e con regole condivise sulla multimedialità.

Il Coordinamento dei Cdr del Gruppo Espresso, Repubblica, Finegil, Elemedia, visto il continuo ricorso alle dichiarazioni di stati di crisi, avanzato da molti gruppi editoriali, anche abusando a volte delle disposizioni contenute nei decreti Sacconi, propone una giornata di mobilitazione nazionale di tutti i giornalisti italiani a tutela dei posti di lavoro. Giornata che il Coordinamento suggerisce di chiamare " Free Media Day – Contro i tagli e le manette all’informazione". Non e’ solamente la previsione del carcere per i giornalisti, contenuta nel Ddl sulla diffamazione, a costituire una grave e inaccettabile minaccia per la liberta’ di stampa, ma anche, di fatto, la continua riduzione degli organici nella gran parte delle testate italiane e lo sfruttamento di collaboratori sottopagati e costretti a lavorare in una condizione di precariato permanente che rappresenta una vera e propria gabbia esistenziale senza prospettive. Il Coordinamento affida quindi alla FNSI la scelta delle modalita’ di attuazione della giornata di mobilitazione, con la contestuale convocazione di assemblee in tutte le redazioni e tutte le iniziative che possano darne la massima visibilita’.