0 Liked
  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 25, 2023

… E LE DOMANDE LE SCEGLIE LO STAFF DEL MINISTRO

66054240Quello andato in scena ieri al centro convegni del Porto vecchio a Trieste , dove era in programma  la Conferenza nazionale “l’Italia e i Balcani Occidentali, crescita e integrazione”, è stato purtroppo un altro episodio di scarso rispetto per la stampa e il diritto all’informazione.

Sul progetto del governo di portare “più Italia nei Balcani”, come ha detto la Premier Giorgia  Meloni in un video messaggio, evidentemente lo staff del ministro gradisce contributi da tutti, ma non da parte della stampa.

I giornalisti infatti, nei programmi dell’organizzazione del Ministero degli Esteri, avrebbero dovuto seguire sette ore di lavori in video collegamento dalla sala stampa, situata addirittura in un altro padiglione; l’accesso alla sala principale era ammesso solo a fotografi e cameraman. I badge erano addirittura marcati con un bollino rosso. Il divieto, a dire la verità, è stato immediatamente e costantemente violato da tutti i colleghi, che hanno circolato liberamente anche nell’area dei relatori, ma l’intenzione di tenere i giornalisti lontani era evidente, ed è emersa soprattutto nella conferenza stampa finale del Ministro.

Già prima dell’arrivo di Tajani (a dire la verità a livello personale molto disponibile a rispondere, così come le altre autorità presenti), gli incaricati dello staff avevano interpellato la sala stampa, collega per collega, facendosi anticipare le domande da porre, procedura di per sé irrituale, ma gli spazi per interloquire si sono ulteriormente ridotti quando sono state concesse solo cinque domande, senza peraltro seguire l’ordine della lista, ma scegliendo, nella migliore delle ipotesi, testate e agenzie a maggior diffusione, nella peggiore gli argomenti meno scomodi.

Solitamente, se ci sono tempi ristretti, l’annuncio che saranno concesse solo poche domande viene fatto in anticipo, dando ai giornalisti il tempo di concordare i temi in modo da evitare sovrapposizioni, e inoltre, a dirla tutta, non sembrava proprio che il ministro avesse tutta questa fretta.

Sia come sia, la selezione delle domande da parte dello staff di chi a quelle domande dovrebbe rispondere è una prassi a dir poco discutibile e sicuramente non rispettosa della funzione della stampa, che, è forse il caso di ricordarlo ai solerti funzionari del Ministro degli esteri, è fondamentale per la democrazia: ma forse anche questo è un aspetto che non merita di essere trattato.

Alessandro Martegani

Di seguito un link al pezzo del collega Niccolò Giraldi, che ha visto tagliata una sua domanda

https://www.triesteprima.it/cronaca/conferenza-balcani-trieste-cosa.html