E’ MORTO WALTER SPREAFICO

Qualche ora prima di andarsene è riuscito a salutare tutti scrivendo un biglietto in cui ha espresso la propria riconoscenza a parenti, amici e colleghi. Non riusciva più a parlare Walter Spreafico, uno dei più stimati giornalisti del Friuli Venezia Giulia, ucciso l’altra notte, a soli 47 anni, da una rara forma di leucemia.
Per una beffa del destino addirittura doppia per lui che era un giornalista radiotelevisivo della redazione regionale della Rai, il male lo aveva infatti aggredito partendo dalle corde vocali. Eppure fin quasi all’ultimo non era riuscito a metterlo fuori gioco perché Walter aveva continuato oltre che a essere vicino alla propria famiglia, a lavorare, in modo infaticabile, dietro le quinte, nel delicato ruolo di organizzatore dei servizi, confezionando in modo pressoché impeccabile i telegiornali.
Era entrato nella professione nel 1980 a 19 anni con un articolo di calcio per il settimanale Trieste Sport. Poi aveva lavorato al Meridiano, all’emittente televisiva Telequattro, era stato caposervizio nei quotidiani Trieste Oggi e La Cronaca prima di essere assunto in Rai dove lavorava da una quindicina di anni. Note le sue cronache delle sedute del Consiglio regionale, la sua verve di notista politico, ma aveva seguito anche una serie di avvenimenti internazionali ed era stato inviato in Croazia, in Austria, in Russia, in Corea.
«La redazione ha perso un ottimo giornalista, un grande uomo e un grandissimo amico – ha commentato ieri il caporedattore Giovanni Marzini –, Walter si cimentava in un settore non facile con grande professionalità raccogliendo stima politicamente trasversale. Ultimamente si era distinto anche come caposervizio e coordinatore del lavoro, riscuotendo anche la stima di tutti i colleghi. La redazione è oggi subissata di telefonate di cordoglio». «Era una bella persona e conserverò il ricordo del suo approccio umano, oltre che delle sue non comuni capacità professionali», ha commentato il presidente della Regione, Renzo Tondo. Walter Spreafico lascia la moglie Ariella e tre figli: Alberto di 16 anni, Andrea di 14 e Alice di 7 ai quali esprimono profondo cordoglio tutti i colleghi, l’Ordine dei giornalisti, l’Associazione della stampa FVG.