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  • Da: Assostampa FVG
  • ottobre 12, 2006

Fnsi e Fieg ancora distanti

L’incontro di ieri (mercoledì) tra il ministro del Lavoro Cesare Damiano con la segreteria della Fnsi e una delegazione della Fieg non ha portato all’atteso avvio di un tavolo di confronto per il rinnovo del contratto di lavoro. Le parti sono rimaste sulle rispettive posizioni, molto distanti.
La proposta del ministro di aprire due tavoli tecnici di confronto, l’uno sul contratto e l’altro sull’Inpgi è stata accolta positivamente dalla Fnsi ma non dalla Fieg che ha accettato di aprire un tavolo tecnico soltanto per la parte relativa all’Inpgi. Per questo il ministro ha rinnovato alle parti l’invito a procedere rapidamente a un confronto senza pregiudiziali e si augura che gli editori rivedano la loro posizione negativa. Il ministro si riserva “ulteriori iniziative atte alla ripresa di un indispensabile dialogo tra le parti”.
Secondo la Fnsi si tratta di una nuova gravissima aggressione della Fieg al diritto al rinnovo contrattuale, nonostante la Fnsi abbia accolto tutte le proposte del ministro Damiano e abbia manifestato concretamente la più ampia disponibilità ad affrontare senza alcuna pregiudiziale i principali problemi posti da entrambi le parti. Nonostante queste aperture, la delegazione degli editori ha più volte affermato che non esistono le condizioni per il negoziato perché la Fieg non “percepirebbe” una volontà della Fnsi alla trattativa sulle sue richieste e ha preannunciato la presentazione al ministro di un documento contenente ulteriori istanze di modifica del contratto.
La Fnsi giudica inconcepibili le resistenze della Fieg alla proposta del Governo che rappresenta una possibilità concreta di avviare il negoziato. Il sindacato apprezza lo sforzo del ministro Damiano che con grande determinazione ha cercato di aprire la trattativa e conferma la propria disponibilità ad accogliere tutte le ulteriori proposte per nuove iniziative ministeriali. Anche con questo spirito, e con la volontà di sbloccare subito le delibere dell’Inpgi sulla riforma delle prestazioni e sugli sgravi contributivi per i contratti a termine dei giornalisti disoccupati, la Fnsi ha accolto la proposta di un tavolo tecnico sulla previdenza dei giornalisti, che resta per la categoria strumento centrale di tutela dell’autonomia della professione.
La Fnsi, pertanto, conferma tutti gli scioperi proclamati, a cominciare da quello delle televisioni e delle radio nazionali, pubbliche e private, proclamato per martedì 24 e mercoledì 25 ottobre, e lo stato di agitazione generale della categoria. La giunta della Fnsi si riunirà la prossima settimana per decidere le ulteriori iniziative di mobilitazione oltre alle otto giornate di sciopero da attuare entro la fine dell’anno.