0 Liked
  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 24, 2012

FONDI PER INFORMAZIONE DA ASTA FREQUENZE TV

"Ci sono alcuni emendamenti sull’editoria; chiediamo al governo di esaminarli con cura", evitando un rinvio. Lo ha annunciato nell’aula della Camera Giuseppe Giulietti, durante la discussione generale sul decreto Milleproroghe e proponendo come copertura le risorse derivanti dall’asta delle frequenze tv. Il mancato inserimento nel Milleproroghe dei benefici per l’editoria, ha detto il parlamentare, è un errore che in parte dipende ”dal fatto che non c’è ancora un sottosegretario all’editoria” (la nomina di Peluffo al posto di Malinconico è avvenuta appena venerdì scorso). Giulietti ha affermato che ”la situazione è drammatica, con centinaia di aziende a rischio”, e ha ricordato l’appello del presidente Napolitano a evitare tagli lineari in questo settore: ”teniamo conto – ha poi commentato – che è tema costituzionale in una situazione di pluralismo povero”. Giulietti ha poi risposto a eventuali ”contro obiezioni”. Per quanto riguarda le coperture, ha invitato ad utilizzare i ”proventi dell’asta per le frequenze tv, visto che è materia omogenea”; per quanto riguarda poi il fatto che oggi ricevono i fondi soggetti che non ne avrebbero diritto, il parlamentare ha replicato che ”la commissione cultura è disposta a votare immediatamente nuovi criteri”, che stabiliscano chi ha i requisiti e chi no.
Fnsi: "L’Sos lanciato dalla Fnsi e dai giornali non profit, cooperativi, di idee e di partito ha trovato una vasta eco in Parlamento che non può che essere raccolta con urgenza. L’intervento dell’onorevole Giulietti ha messo, infatti, a fuoco il cuore dei problemi di un pluralismo che viene reso povero e mortificato da drastici tagli al fondo editoria senza nuove misure di riequilibrio di sistema.Sicuramente l’idea di utilizzare i proventi dell’asta sulle frequenze tv, anche da noi recentemente proposta, è di estremo interesse ed è una strada da percorrere insieme ad altre possibilità (aliquote di riequilibrio della pubblicità tv per la carta stampata e prelievo dalle risorse dalle Fondazioni bancarie).Esistono, dunque, le soluzioni per impedire che testate giornalistiche siano costrette a chiudere ed esiste, inoltre, la disponibilità delle parti sociali ad individuare strumenti e proposte per impedire storture nell’assegnazione dei contributi. Purtroppo tanti guai stanno già maturando. La sospensione delle pubblicazioni del Domani/Informazione di Reggio Emilia e Modena, della Cronaca di Piacenza e Cremona e di altre testate in Puglia, per scelte obbligate analoghe, sono i primi esiti di un disastro che si sta estendendo anche alla stampa per le comunità italiane all’estero come denunciato, sempre alla Camera, dall’onorevole Marco Fedi”.