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  • Da: Assostampa FVG
  • dicembre 12, 2011

GIORNALISTI CON I POLIGRAFICI

La Fnsi giudica con estremo interesse, e di grande rilevanza, il recupero dell’azione unitaria – con la proclamazione dello sciopero di oggi al fine di chiedere correttivi di equità alla Manovra del Governo – dei Sindacati generali del lavoro, con i quali, tutti, la Fnsi ha uno storico patto di solidarietà e autonomia. I lavoratori poligrafici si asterranno dal lavoro per l’intero turno, anche per denunciare “un aggravio delle condizioni del settore, già pesantemente colpito per gli effetti generali della crisi”. Il Sindacato dei giornalisti ha la piena comprensione di questi problemi e avverte una grande vicinanza con colleghi di lavoro importanti per la buona presentazione e diffusione al pubblico dell’informazione professionale. La Fnsi chiama i comitati di redazione e tutti i giornalisti ad essere massimamente rispettosi dello sciopero dei lavoratori poligrafici, ad attenersi scrupolosamente alle regole contrattuali evitando commistione di funzioni e rifiutando qualsiasi prestazione che non abbia esclusivo carattere giornalistico, ove fosse richiesta. Nello stesso tempo invita i comitati di redazione a promuovere, nella giornata di oggi, assemblee di redazione sui temi della crisi e dell’organizzazione di lavoro giornalistico nelle temperie che viviamo e sui contenuti della Manovra del Governo; e ciò anche in riferimento alle elevate criticità in ordine a nuovi obblighi per la previdenza autonoma e all’incertezza del quadro di misure per il sostegno del pluralismo dell’informazione. Su questi temi la Fnsi e gli istituti di categoria hanno cominciato una serie di interlocuzioni a livello di Governo e Parlamento.
La Fnsi, con le Associazioni regionali di stampa, i comitati di redazione e gli organismi di categoria sono impegnati a tenere vivo anche a livello territoriale un collegamento unitario con le Confederazioni generali dei lavoratori promotrici dello sciopero (Cgil, Cisl e Uil, con l’adesione dell’Ugl), e a promuovere azioni alla ricerca delle soluzioni più idonee per uscire da una crisi drammatica, che non si esaurisce negli atti di urgenza. L’informazione in questo momento deve fare al meglio la sua parte, senza che nessuno rinunci alla propria autonomia di giudizio. Anche i giornalisti, peraltro, come tutti i lavoratori dell’editoria, stanno pagando un prezzo altissimo alla crisi in termini di posti di lavoro e di precarietà. Il settore rischia, se non interverranno correttivi, anche da parte della mano pubblica, di vedere peggiorare la situazione. Le linee guida delle osservazioni critiche e delle istanze della Fnsi sono state rappresentate al sottosegretario all’Editoria, Carlo Malinconico, in vista di un confronto che proseguirà su tutti i tavoli istituzionali.