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  • Da: Assostampa FVG
  • aprile 20, 2005

Incontro Fnsi-Fieg su nuovo contratto

ROMA Le trattative tra la Fieg e la Fnsi
per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti sono cominciate con un incontro tra delegazioni ristrette guidate rispettivamente dal presiedente della Fieg Boris Biancheri e dal consigliere incaricato per i problemi sindacali Alberto Donati e dal segretario generale della Fnsi Paolo Serventi Longhi e dal presidente Franco Siddi.
Lo annuncia una nota del sindacato dei giornalisti. Le parti – spiega ancora il sindacato – hanno deciso di proseguire il negoziato in incontri tecnici che cominceranno venerdì 29 aprile e di incontrarsi prima della metà di maggio per la consegna della piattaforma articolata della Fnsi, in una riunione a delegazioni complete. Ma già all’incontro preliminare le divergenze non mancano, come dimostrano anche le parole di Alberto Donati per la Fieg.
Quanto ai contenuti del primo incontro infatti, la Fnsi spiega di aver illustrato alla controparte il documento contenente le linee generali di modifica al contratto e che «la prima risposta della Fieg – aggiunge il sindacato – al di là delle dichiarazioni di disponibilità, è stata giudicata molto
negativamente dalla segreteria e dalla commissione contratto, che si è riunita subito dopo».
La Fnsi riporta quindi, in una nota, la posizione della Fieg espressa da Alberto Donati, in parte però contestata e rettificata dal diretto interessato. Secondo il sindacato Donati avrebbe, tra l’altro, «preannunciato che la Fieg chiederà la divisione del contratto in tre comparti, quotidiani, periodici e agenzie, con un conseguente superamento del contratto unico
Fieg-Fnsi. La Fieg ritiene che non sia possibile avere normative contrattuali indifferenziate per attività sempre più diverse. La Fnsi – continua la nota – ha respinto una tale posizione che indebolirebbe il quadro complessivo di tutele che un contratto unitario garantisce da quasi cento anni, e che riguarda tutti i comparti, comprese le televisioni e le radio nazionali». Per
la Fnsi Donati avrebbe anche detto che «la legge 30 di riforma del mercato del lavoro è troppo timida ma che va applicata, ha respinto le richieste di revisione dell’allegato sull’on line e ha ipotizzato l’introduzione di nuovi strumenti di flessibilità. Il sindacato dei giornalisti – aggiunge la Fnsi – ha respinto queste prime indicazioni della Fieg, la quale ha preannunciato un ampio documento contenente le richieste degli editori».
Donati invece spiega di aver sostenuto che «il contratto non può che essere unico per i giornalisti ma ho detto – aggiunge – che esistono delle specificità diverse su alcune norme. Non ho mai pensato all’ipotesi di tre contratti: il contratto è unico, poi naturalmente ci sono tre modi di lavorare diversi, si tratta di vedere se non è giunto il momento di tenerne conto».
Inoltre Donati spiega di aver descritto un quadro generale dove «per le aziende i bilanci non sono negativi ma positivi, anche se all’interno ci sono differenze molto grandi tra le aziende grandi e quelle piccole. Ma i bilanci positivi non ci tranquillizzano perchè sono fatti soprattutto con i collaterali, mentre i fondamentali – pubblicità e vendite – non vanno per niente bene».
Inoltre il rappresentate della Fieg spiega che «nell’incontro non si è entrati troppo nel dettaglio, la piattaforma deve essere ancora consegnata. È stato un incontro breve, che ha definito il metodo della trattativa, e si è deciso che il primo incontro in cui si entrerà nella discussione concreta sarà entro il mese di maggio. È stato un incontro che ha aperto il
tema e definito il metodo, in cui si è definito lo scenario complessivo e nel quale da entrambe le parti è stata dichiarata l’intenzione di fare una trattativa serrata».
La Fnsi invece spiega di aver «ricordato che nel proprio documento orientativo si chiede una serie di modifiche che riguardano la qualità del prodotto, ma anche del lavoro e dei diritti dei giornalisti. Nel documento si sostiene l’esigenza di rafforzare le regole contrattuali che riguardano il lavoro dipendente e a termine, la formazione, il praticantato e l’accesso, i poteri ed i ruoli del direttore e del comitato di redazione, i trattamenti pensionistici e la previdenza
complementare, le azioni contro i soprusi, le assicurazioni. Il documento riafferma la posizione della Fnsi contraria a una applicazione automatica delle norme previste dalla legge 30 e chiede il superamento dell’allegato relativo al lavoro giornalistico nei siti e nei portali on line. Il sindacato dei giornalisti chiede inoltre una revisione della scala parametrale
e una applicazione corretta delle norme relative al lavoro
domenicale, oltre che la totale equiparazione dei trattamenti tra professionisti e pubblicisti dipendenti. Il documento sottolinea l’esigenza insopprimibile di dare dignitose condizioni di vita e di lavoro ai giornalisti freelance e con rapporti di collaborazione autonoma, anche attraverso un tariffario adeguato».
Infine la Fnsi si «riserva di avanzare proposte di
adeguamento economico che tengano conto dello straordinario aumento della produttività del lavoro giornalistico negli ultimi quattro anni che deve determinare un consistente recupero salariale al di là dei tetti previsti dall’inflazione programmata nel biennio, oltre che un riconoscimento adeguato della professionalità di settori importanti della categoria». (Ansa)