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  • Da: Assostampa FVG
  • giugno 10, 2004

Intimidazioni contro i giornalisti

ROMA Il caso di Lino Iannuzzi «si somma a
quello di centinaia di colleghi condannati in sede civile e
penale al pagamento di milioni e milioni di euro per
risarcimento danni». Lo denuncia il segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi che parla di «una situazione insostenibile che il Parlamento non ha affrontato, per sottovalutazione o peggio perchè condivide un meccanismo legislativo che di fatto si traduce in una costante intimidazione nei confronti della libera
informazione».
La situazione dell’informazione, afferma Serventi, «in un paese dove si arrestano i giornalisti e li si manda in galera per diffamazione è davvero gravissima». Per il segretario della Fnsi, «occorre immediatamente che la proposta di legge sulla diffamazione sia approvata nel testo in discussione ancora alla Commissione giustizia della Camera». A questo punto per Serventi è necessario che «il Ministro della giustizia intervenga, nelle forme previste dalla legge, anche nei confronti del Capo dello Stato per impedire che Lino Iannuzzi sia nuovamente arrestato ed incarcerato».
Per il presidente della Fnsi Franco Siddi, «la nuova
decisione della magistratura per Iannuzzi è figlia di un
sistema perverso che appare incapace di liberare le sue voci critiche più inquiete e fuori schema». La legittimità degli atti del tribunale di somiglianza di Napoli «non può – afferma Siddi – coprire la perversione di un sistema che non riesce a riformare le regole che sanzionano i reati di opinione compiuti nel corso dell’attività giornalistica». Da tempo, conclude il presidente Fnsi, «i giornalisti chiedono misure alternative di garanzia dei diritti di tutti, a cominciare dai lavori forzati della penna con l’esercizio della rettifica, per la correttezza
dell’informazione in caso di errore o danni gravi a persone, o soggetti giuridici». (Ansa)