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  • Da: Assostampa FVG
  • febbraio 10, 2006

La Fnsi alle Olimpiadi di Torino

TORINO Anche i giornalisti hanno scelto la
vetrina olimpica per manifestare la loro protesta contro la chiusura degli editori sul contratto e per avanzare le loro rivendicazioni.
«Siamo arrivati in migliaia da tutta Italia – sottolinea Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione Nazionale della Stampa – con pullman, treni e auto. Non contestiamo i Giochi, siamo venuti anzi per manifestare anche noi lo spirito di fratellanza che il presidente Ciampi ha sottolineato ieri.
Siamo qua per informare i 12.000 giornalisti di tutto il mondo, i dirigenti, i tecnici, gli atleti e naturalmente l’opinione pubblica italiana e internazionale delle ragioni della nostra protesta. È una manifestazione ordinata, molto corretta, assolutamente pacifica».
Davanti al cancello principale del Lingotto, dove ha sede il Media Center Press, i giornalisti – rappresentati dai massimi vertici della categoria, fra i quali il presidente della Fnsi Franco Siddi e quello dell’Ordine Lorenzo Del Boca – hanno collocato gli striscioni e le bandiere, della Federazione della Stampa, delle associazioni subalpina, lombarda, romana, dei
giornalisti umbri. Ha partecipato alla manifestazione un gruppo di precari lombardi con un lenzuolo bianco addosso e il cartello ‘fantasmi del giornalismò, c’erano i giornalisti liguri con le pettorine gialle indossate durante il G8. Un solo grido ‘contratto, contrattò.
«È incomprensibile l’atteggiamento di rottura che è stato assunto dalla Fieg – ha detto Serventi Longhi – aggravato ieri dalla decisione di non firmare l’accordo sulla riforma della previdenza Inpgi. Tanto più grave perchè il centro della nostra vertenza è il riconoscimento della dignità di migliaia e migliaia di ragazzi e ragazze precari, free-lance che vivono condizioni di sfruttamento e per i quali la Fnsi chiede regole e diritti e uno stipendio decente. Chiediamo anche che sia
garantita l’autonomia delle redazioni e rispettata la struttura retributiva dei giornalisti».
La manifestazione è proseguita con un’assemblea di
delegazioni provenienti da tutta Italia al Cinema Massimo e un incontro presso la sede regionale della Rai.