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  • Da: Assostampa FVG
  • settembre 12, 2016

LEGGE EDITORIA AL RUSH FINALE, MOBILITAZIONE DELLA CATEGORIA

senato2_1Anche in Friuli Venezia Giulia l’Associazione della Stampa e l’Ordine dei giornalisti aderiscono alla giornata di mobilitazione a sostegno dell’approvazione del disegno di legge sull’editoria.

Oggi, alla vigilia della ripresa del dibattito al Senato, la Federazione nazionale della Stampa e le organizzazioni di categoria nel Paese richiamano nuovamente l’attenzione sulla necessità e l’urgenza di approvare il provvedimento, ritenuto fondamentale per il futuro del settore.

Il confronto era stato sospeso in Senato nell’ultima seduta prima della pausa estiva, e anche in quell’occasione erano state promosse iniziative sul tema: in Friuli Venezia Giulia era stato organizzato un incontro con il senatore Francesco Russo, componente della Commissione affari costituzionali di Palazzo Madama.

Ora il testo è stato posto al primo punto dell’ordine del giorno, e il dibattito dovrebbe concludersi con la votazione finale sul disegno di legge, che dovrà poi tornare alla Camera dei deputati per l’approvazione definitiva.

Nonostante non vengano affrontate alcune questioni ritenute centrali dalla categoria, come la definizione di norme chiare per regolare i processi di fusione ed evitare le concentrazioni nel sistema editoriale e l’introduzione del Giurì per l’informazione, la Federazione  nazionale della Stampa ritiene l’approvazione del disegno di legge in tempi brevi “essenziale per affrontare alcune delle criticità del nostro settore, a cominciare da una diversa e più rigorosa regolamentazione del sostegno pubblico all’editoria alle misure che consentano di chiudere i processi di ristrutturazione avviati dalle aziende negli anni passati e di porre le basi per una ripresa del mercato e dell’occupazione”.

L’approvazione della normativa darebbe qualche sicurezza per il futuro a un settore centrale per la democrazia del paese, agevolando anche il negoziato con la Fieg per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.

Il disegno di legge contiene anche nuove regole sulla composizione del Consiglio nazionale dell’Ordine che viene sensibilmente ridotto: dagli attuali 144 a 50 membri, di cui 2/3 professionisti e 1/3 pubblicisti. E’ un provvedimento atteso da tempo, premessa indispensabile per una più generale riforma dell’Ordine a cominciare dall’accesso alla professione, e quindi salutato con favore dalla maggioranza degli Ordini regionali e dalla FNSI.

Con l’occasione i giornalisti italiani richiamano anche l’attenzione su altri provvedimenti fondamentali per la categoria che attendono l’approvazione in Parlamento, come la cancellazione del reato di diffamazione a mezzo stampa, l’adozione di misure efficaci per contrastare il fenomeno delle cosiddette querele temerarie, e la tutela dei cronisti sotto scorta.