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  • Da: Assostampa FVG
  • aprile 04, 2019

LORUSSO A TRIESTE: STOP AI TAGLI, SI’ AL LAVORO

Un momento dell'Assemblea (Foto Montenero)

Un momento dell’Assemblea (Foto Montenero)

“Ribadiamo al governo la richiesta di una moratoria del taglio dei contributi, perché se di sostegno all’editoria si deve discutere al tavolo degli Stati generali dell’editoria, dobbiamo partire dalla presa d’atto che il taglio è già avvenuto. Chiediamo inoltre all’esecutivo di avviare una profonda riflessione sulla salvaguardia di tanti posti di lavoro”. E’ quanto ha ribadito a Trieste, nell’assemblea annuale di Assostampa Fvg, il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso. Il taglio all’editoria, ha rimarcato, “non è soltanto una perdita di risorse e posti di lavoro ma rappresenta l’inizio della riduzione degli spazi di libertà, di tutte le minoranze, delle voci delle comunità di lingua straniera” di questo Paese.

Nel mirino del governo “ci sono i giornalisti ma anche la democrazia. Quando si vuole colpire l’informazione professionale e ridurre le occasioni per i cittadini per informarsi correttamente si sta puntando a una forma di gestione del consenso che deve avvenire attraverso altre piattaforme”. Purtroppo, ha aggiunto Lorusso, “il modo in cui vengono gestite alcune piattaforme digitali deve portare a riflettere sui rischi che corre la democrazia”. L’obiettivo è quello arrivare ad avere “cittadini meno informati” per “giungere a un pensiero unico. Noi oggi siamo chiamati a reagire a tutto questo”. Se da novembre a oggi “il presidente Mattarella è intervenuto ben otto volte sull’importanza della libertà di stampa e di opinione, evidentemente un pericolo c’è”.

Da parte del governo “esiste una assoluta avversione a qualsiasi forma di dissenso e pensiero critico”. Ultimo attacco, in ordine cronologico, secondo il segretario della Fnsi, “le parole del sottosegretario Vito Crimi”, che in un recente post sul suo profilo Facebook aveva parlato “di propaganda politica” e non “di informazione” da parte dei giornali del Gruppo Gedi, in particolare da parte di Repubblica e L’Espresso. “Tentare di mettere all’indice l’Espresso e Repubblica – ha detto Lorusso – solo perché hanno una linea che non piace a lui, e si permettono di dissentire dall’azione di governo, rappresenta un altro tentativo di mettere un bavaglio all’informazione”.

“Qualcuno pensa di istaurare in Italia una sorta di pensiero unico e tutto questo contrasta con la Costituzione e deve essere contrastato, non soltanto dal sindacato, ma anche dai cittadini e da tutti coloro che pensano che la democrazia sia libera circolazione delle idee e delle opinioni e confronto di opinioni di segno opposto”, ha concluso Lorusso.

L’assemblea Assostampa Fvg ha approvato all’unanimità i bilanci consuntivo e preventivo, ancora una volta in buon attivo. Il presidente dell’Assostampa Fvg, Carlo Muscatello, ha sottolineato che sono state mantenute e incrementate le iniziative di solidarietà nei confronti dei colleghi in condizioni di difficoltà, nonostante il calo delle entrate. Muscatello ha inoltre fatto un quadro della situazione regionale, che sconta difficoltà analoghe a quelle nazionali, ma sente come propria soprattutto la battaglia per la difesa dei contributi all’editoria debole e in particolare ai giornali delle minoranze linguistiche.

Sono intervenuti fra gli altri all’assemblea – che è stata anche tappa regionale della campagna avviata dalla Fnsi “No tagli no bavagli” – il presidente dell’Ordine regionale Cristiano Degano, la coordinatrice regionale di Articolo 21 Fabiana Martini, la segretaria del Sindacato veneto Monica Andolfatto, la senatrice Tatjana Rojc e il vicepresidente del consiglio regionale Francesco Russo.

(Ansa/AssostampaFvg)

Di seguito anche l’articolo del Sindacato Giornalisti del Veneto

“L’informazione è linfa vitale per la tenuta democratica di ogni paese e come tale va difesa dagli attacchi: dai tagli punitivi ai contributi pubblici, ai bavagli delle querele temerarie o delle minacce e aggressioni ai giornalisti. In questo contesto è l’informazione stessa che va messa sotto scorta da parte di tutti”.

Duro l’intervento di Raffaele Lorusso, segretario della Fnsi, invitato a Trieste all’assemblea annuale dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia: “Il Governo il confronto lo apre – ha detto Lorusso riferendosi agli Stati generali dell’editoria voluti da Crimi – quando i danni sono già stati fatti adottando atti che compromettono la stabilità del settore. Il taglio non è soltanto una sottrazione con risvolti pesanti occupazionali, ma rappresenta l’inizio della riduzione degli spazi di libertà, di tutte le minoranze, delle voci delle comunità di lingua straniera. L’obiettivo è arrivare ad avere cittadini meno informati, meno in grado di partecipare. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri al tavolo ha parlato esplicitamente di disintermediazione, che equivale alla morte della nostra professione. Di fatto si invoca una democrazia digitale, ricondotta a una srl che gestisce una piattaforma informatica per costruire il pensiero unico. Siamo chiamati a reagire con fermezza e non lo dico io, lo dice il presidente Mattarella, massimo garante dell’unità nazionale. Noi – ha concluso Lorusso – non rinunceremo a portare al tavolo degli Stati generali tutte le istanze a partire dalla centralità del lavoro che è scomparso dall’agenda del governo e dalla richiesta di moratoria al taglio ai contributi dell’editoria”.

Carlo Muscatello, presidente Assostampa Fvg, ha ribadito l’impegno dell’associazione sul fronte dei diritti e delle tutele di tutti i giornalisti e della solidarietà, richiamando quindi l’attenzione su diversi casi di censura avvenuti di recente e tesi a contrarre lo spazio critico: dai continui attacchi alla storica e pubblicista triestina Claudia Cernigoi studiosa di neofascismo, resistenza e foibe, all’approvazione da parte del consiglio regionale di una norma che vieta i contributi ai “negazionisti” (laddove nessuno vuole negare le foibe ma chiede che vengano correttamente contestualizzate tra le tragedie del Novecento sul confine nord orientale), all’interruzione dell’abbonamento al Manifesto e all’Avvenire da parte della Biblioteca di Monfalcone, all’abolizione del sostegno finanziario del Comune di Udine al festival di Terzani, agli attacchi dell’esecutivo regionale all’Assostampa Fvg e al Circolo della stampa di Trieste.

“Atti che confermano l’impostazione ideologica di questo governo. Alla base di tutto c’è l’ignoranza che non va combattuta bensì diffusa – ha commentato Lorusso – perché meno voci ci sono, meglio è”.

Monica Andolfatto, segretaria del Sindacato giornalisti Veneto, anche a nome di Rocco Cerone, segretario del Sindacato del Trentino Alto Adige, ha rilanciato l’alleanza sancita fra i tre sindacati del Nordest in un’ottica di concreta collaborazione per potenziare l’azione comune sui temi dirimenti per la categoria e i servizi ai colleghi.

All’assemblea – che è stata anche tappa regionale della campagna avviata dalla Fnsi ‘No tagli no bavagli’ – fra gli altri sono intervenuti il presidente dell’Ordine regionale Cristiano Degano, la coordinatrice regionale di Articolo 21 Fabiana Martini, la senatrice Tatjana Rojc e il vicepresidente del consiglio regionale Francesco Russo, unanimi nel ribadire che i giornalisti devono essere presidio di libertà di espressione.

In apertura, il presidente del Circolo della stampa di Trieste, Pierluigi Sabatti, ha annunciato l’apertura di una raccolta fondi per il figlio del tipografo del gruppo Gedi, che lo scorso giugno alla vigilia della chiusura del centro stampa di Gorizia e del trasferimento a Padova, si è tolto la vita in azienda.

Di seguito le coordinate bancarie di Assostampa Fvg, specificando nella causale PER ROBERTO FARMI

Banca di Credito Cooperativo del Carso – ZKB, Riva Gulli, Trieste,  IBAN IT 34 O ‪08928 02205 ‪010000034417 

Monte dei Paschi di Siena, ‪piazza della Borsa, Trieste,  IBAN IT 50 H ‪01030 02230 ‪000002958532