LUCIANO CESCHIA PRESIDENTE ONORARIO ASSOSTAMPA FVG

Luciano Ceschia (a destra) con il segretario della Fnsi di Raffaele Lorusso al termine del congresso FNSI di Chianciano del 2015
Luciano Ceschia è il nuovo presidente onorario dell’Assostampa Fvg. Lo ha eletto per acclamazione l’assemblea annuale del sindacato regionale dei giornalisti. Ceschia è stato, oltre che direttore di giornali, segretario generale della Fnsi per tutti gli anni Settanta e non ha mai smesso di occuparsi dei problemi della categoria, sia nel sindacato regionale che in Federazione. “In tutti questi anni – hanno detto Carlo Muscatello e Alessandro Martegani, rispettivamente presidente e segretario dell’Assostampa Fvg – Luciano Ceschia è sempre stato una presenza costante nel lavoro del nostro sindacato, cui non ha mai fatto mancare consigli, suggerimenti e analisi anche critiche sull’attuale situazione del lavoro giornalistico e del sindacato stesso”.
All’assemblea, che ha approvato all’unanimità i bilanci anche quest’anno in attivo, hanno partecipato il segretario generale Fnsi Raffaele Lorusso e la segretaria del Sindacato veneto dei giornalisti Monica Andolfatto.
Lorusso ha detto che ridare credibilità alla categoria dei giornalisti partendo dalle regole e dai grandi temi della libertà d’informazione. La categoria, ha aggiunto, è chiamata ad affrontare con tutti i suoi enti una serie di riforme indifferibili, e ad affrontare con coraggio una serie di grandi temi, a partire dalla necessità di tenere alta la guardia sul servizio pubblico, continuando con le ristrutturazioni del mercato dell’informazione.
Una delle grandi partite – ha detto – è la legge sull’editoria: una partita che va chiusa al più presto per fare chiarezza su alcune operazioni editoriali in atto e anche sul decollo o meno della trattativa sul contratto, visto che da quel testo dipendono le risorse per il settore.
Nella legge deve anche essere previsto il blocco dei finanziamenti a chi non paga i collaboratori e i lavoratori autonomi, ma il sindacato deve dare vita a un contratto che rispecchi l’attuale stato della professione, con una serie di regole valide per tutti, contrattualizzati e autonomi. L’obiettivo deve però essere sempre quello di far crescere l’area del lavoro dipendente, senza il quale non si riuscirà a stabilizzare il sistema previdenziale.
Riguardo le polemiche sui conti dell’Inpgi Lorusso ha assicurato che l’istituto è sempre stato gestito seguendo le leggi dello Stato, che non sono state inventate dal sindacato dei giornalisti: chi scaglia pietre, ha aggiunto riferendosi al servizio dedicato da Report all’istituto, dovrebbe prima guardarsi in casa, visto che lì sono tutti a partita iva.
Abbiamo il dovere – ha poi detto – di scrivere regole anche per i nuovi settori dell’informazione, e porci il problema di come tutelare colleghi che lavorano per siti internet o portali on line, e garantirgli previdenza e assistenza sanitaria. Lorusso ha poi sottolineato la necessità di difendere e stare vicino ai colleghi minacciati e sotto scorta.