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  • Da: Assostampa FVG
  • maggio 14, 2007

Lunedì 14 maggio al Circolo della Stampa assemblea annuale dell’Assostampa

Lunedì 14 maggio alle 15 in prima e alle 15.30 in seconda convocazione, al Circolo della Stampa di Trieste (Corso Italia 13), si terrà l’assemblea annuale dell’Associazione della stampa del Friuli Venezia Giulia. E’ un appuntamento importante, che – al di là dell’obbligo statutario, legato soprattutto all’approvazione dei bilanci – ci permette ogni anno di fare il punto sulla situazione.
Una situazione che, come tutti i colleghi sanno, ma come è ormai chiaro anche a tutta l’opinione pubblica, è quanto mai difficile per la nostra categoria. I giornalisti italiani sono da oltre due anni senza contratto per il pervicace rifiuto degli editori di sedersi al tavolo della trattativa. Un rifiuto che permane, dopo tanti giorni di sciopero e dopo le tantissime prese di posizione delle massime figure istituzionali e politiche, nonostante la preziosa opera di mediazione portata avanti dal governo.
Se due anni fa il sindacato avesse chiesto, nella sua piattaforma contrattuale, soltanto un aumento economico per i giornalisti che lavorano nelle redazioni, regolarmente assunti, con ogni probabilità il contratto oggi sarebbe firmato da un pezzo. Se siamo in questa situazione è perchè, per la prima volta, il sindato unico dei giornalisti ha fatto una scelta diversa: allargare le garanzie e le tutele – normative, economiche, previdenziali – a quell’esercito di freelance, collaboratori, precari che lavorano per pochi euro fuori dalle redazioni. Un tanto ad articolo, un contrattino a termine ogni tanto, nella speranza spesso vana che si apra un giorno la porta di una sospirata assunzione.
Il giornalismo italiano vive una crisi non solo sindacale ma anche professionale. Le nuove tecnologie mettono in discussione la stessa sopravvivenza della carta stampata, qualcuno immagina la data di pubblicazione dell’ultimo giornale cartaceo, ma noi siamo convinti che Internet affianca ma non sostituisce i giornali, che la moltiplicazione degli strumenti di comunicazione può essere elemento di crescita, che anche in futuro convivranno più veicoli di informazione e dunque più giornalismi.
Consapevole dell’importanza della sfida in atto, il sindacato dei giornalisti non si è mai rifiutato di confrontarsi con la realtà che cambia, ma chiede che venga mantenuto e rafforzato un sistema di tutele e di regole fondamentale per l’esercizio di una funzione delicata com’è quella dell’informazione. Gli editori a volte sembrano ispirati soltanto dall’imperativo di tagliare i costi, di abbassare il costo del lavoro, di tenersi le mani libere nella gestione del cosiddetto lavoro autonomo (in realtà: migliaia e migliaia di precari…), troppo spesso di privilegiare la quantità sulla qualità.
Il lavoro precario è un male del nostro tempo. E’ un problema ovunque, in qualsiasi settore. Ma nel mondo dell’informazione è un problema più grande: come può un giovane (spesso un ex giovane…) mantenersi libero, indipendente, obiettivo, come può lavorare “con la schiena dritta” – come diceva il Presidente Ciampi – quando è soggetto all’implicito e a volte esplicito ricatto di chi può decidere se domani scriverai ancora, se il tuo contrattino ti sarà rinnovato, se un giorno finalmente sarai assunto…?
In questo quadro, lo scontro con la Fieg assume la dimensione di un vero braccio di ferro, di una resa dei conti, di una lotta fra poteri dove quello più forte purtroppo non siamo noi. L’obbiettivo delle aziende a volte sembra soltanto quello di produrre contenitori pubblicitari a costo zero, smantellando il sistema dell’organizzazione del lavoro che conosciamo, basato sulle redazioni. Il nostro dovere è ovviamente opporci a questo disegno, difendere i diritti e le regole, difendere le retribuzioni, allargare il sistema delle tutele a chi ne è privo.
Situazione davvero difficile. Nella quale l’Assostampa del Friuli Venezia Giulia ha fatto anche quest’anno la sua parte, in regione e a livello nazionale, al fianco delle fasce più deboli della categoria ma senza dimenticare i problemi sempre più gravi che esistono anche all’interno delle redazioni. Gli iscritti hanno ormai superato quota 700: un nuovo traguardo importante, insperato fino a pochi anni fa (nel 2000 eravamo appena in quattrocento…). E non c’è nessuna Associazione regionale di stampa che aumenta da sei anni gli iscritti con questa continuità e queste percentuali di crescita.
Anche i conti sono stati ormai da anni risanati. I bilanci che il tesoriere Andrea Covre presenterà all’assemblea del 14 maggio sono in attivo. Abbiamo una buona riserva di cassa. E questo ci ha permesso di fare quest’anno una piccola cosa che finora non era mai stato possibile realizzare. Una piccola cosa che di questi tempi è assolutamente controcorrente: abbiamo abbassato per le fasce più deboli le quote di iscrizione, quelle che ci servono comunque per pagare l’affitto, gli stipendi delle impiegate, le spese correnti…
Nel 2007 le quote di iscrizione all’Assostampa per i giornalisti collaboratori scendono dunque a 40 euro (che è poi la stessa cifra richiesta per ogni iscritto dalla Fnsi: in regione, dunque, in questo caso non resta nulla…), quelle per i professionali non contrattualizzati scendono a 55 (di cui cinquanta vanno a Roma). Rimane gratuita l’iscrizione per i giornalisti disoccupati (per ognuno dei quali l’Assostampa versa alla Fnsi una quota di quindici euro; e infatti in molte regioni viene richiesta ai disoccupati una quota ridotta) e rimane invariata anche la quota dello 0.30 per i giornalisti professionali contrattualizzati e pensionati.
Un’ultima cosa. Partecipate all’assemblea del 14 maggio. Soprattutto in una fase difficile come questa, è importante che i giornalisti del Friuli Venezia Giulia discutano fra loro dei problemi della categoria, di com’è cambiato e sta ancora cambiando il nostro lavoro, delle sfide che ci attendono.

Carlo Muscatello (presidente Assostampa Fvg)