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  • Da: Assostampa FVG
  • marzo 08, 2024

MIGRANTI AL SILOS DI TRIESTE, APPELLO A MATTARELLA

La scandalosa situazione in cui sono costretti a vivere i richiedenti asilo al Silos di Trieste sta mobilitando la società civile cittadina. Per coinvolgere le autorità nazionali si è creato un comitato che ha redatto un appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che sarà a Trieste in aprile per ricevere la laurea honoris causa assieme all’ex presidente sloveno Borut Pahor.

L’appello è stato illustrato dai promotori, Franco Belci, Gianfranco Carbone e Mauro Gialuz, in un incontro pubblico che si è tenuto al Circolo della Stampa di Trieste.

Per firmare l’appello: https://chng.it/vHmBVC92KS

Ed ecco il testo dell’appello, al quale ha già aderito fra gli altri l’Assostampa Fvg:08

Gentile Presidente,

abbiamo letto che nel mese di aprile sarà nuovamente a Trieste, per ricevere, assieme all’ex presidente della Slovenia Borut Pahor, la laurea honoris causa in Giurisprudenza assegnata dall’ateneo triestino nell’anno del suo centenario.

Siamo tra coloro che ricordano ancora con emozione la vostra stretta di mano davanti al monumento della foiba di Basovizza e al cippo, poco lontano, con cui si ricordano quattro giovani antifascisti di lingua slovena uccisi dal regime. Un segno di pacificazione fondamentale per la storia della città.

Nel plaudire all’iniziativa dell’Università, ci permettiamo di attirare la Sua attenzione su una situazione da tempo evidenziata dalla stampa e dai media locali e nazionali, e, in  città, da moltissime associazioni laiche e religiose ,dal vescovo di Trieste.

Ci riferiamo alle inumane condizioni di vita alle quali sono costretti tanti migranti, arrivati prevalentemente dalla rotta balcanica, ammassati, al freddo, nel fango, tra i ratti, nel cosiddetto “Silos”, all’inizio del Porto Vecchio. In molti, associazioni e singoli, si sono adoperati e si adoperano per alleviare le sofferenze di chi è costretto a vivere nell’edificio fatiscente. Ma, ovviamente, ciò non è sufficiente.

Riteniamo perciò che vada superato l’immobilismo delle istituzioni cittadine, regionali e statali e che vada trovata una soluzione volta ad evitare, che chi ha avuto la sfortuna di nascere in Regioni afflitte da fame, guerre persecuzioni, sconti una doppia condanna.

Ringraziamo per quanto potrà e vorrà fare nelle forme che riterrà più opportune.