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  • Da: Assostampa FVG
  • marzo 23, 2004

Mobbing: tutelare i giornalisti

ROMA Anche nell’attivita` giornalistica il mobbing comincia ad essere riconosciuto e sanzionato in sede giudiziaria. Lo dimostra, sottolineano l’associazione stampa romana e il sindacato della Rai con una nota di Silvia Garambois e Roberto Natale, l’ordinanza recentemente emessa dalla IV Sezione – Lavoro del Tribunale di Roma in merito al
ricorso presentato dal collega Rai Massimo Minisini, inquadrato nella Direzione Canali Innovativi e di Pubblica Utilita`, retta da Riccardo Berti.
Il giudice Tiziana Orru` ha riconosciuto «la gravita` e la irreparabilita` del danno dipendenti dalla denunciata
situazione di mobbing conseguente alla privazione del diritto all’espletamento della prestazione lavorativa». Emerge dalla documentazione – prosegue l’ordinanza – «la volonta` palese di estromettere il ricorrente dalle funzioni esercitate senza attribuzione di incarichi equivalenti».
Si tratta di una vicenda, prosegue la nota, che il
magistrato giudica «evidentemente ricostruibile in termini di mobbing in quanto e` il frutto di un processo di comportamenti materiali, non autonomamente sanzionabili in quanto formalmente legittimi, che assumono un significato peculiare in quanto tappe di una strategia prefigurata e volta alla totale privazione delle mansioni. Una simile ordinanza indica che la legge fornisce ulteriori strumenti a tutela dei giornalisti e delle giornaliste contro i sempre piu` estesi processi di dequalificazione e marginalizzazione professionale in atto
nelle redazioni. E` un segnale che le aziende editoriali – ed in particolare il servizio pubblico – faranno bene a non
trascurare». (Agi)