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  • Da: Assostampa FVG
  • novembre 14, 2011

OGGI A TS SIT-IN RAI FVG

Riceviamo e diffondiamo
LUNEDÌ 14 ASSEMBLEA E SIT-IN FUORI DALLA RAI
La RSU-RAI-FVG ha convocato un’Assemblea all’aperto (antistante l’ingresso di v. F.Severo 7) lunedì 14 alle ore 16.00, in contemporanea nazionale con tutte le Sedi e i Centri di Produzione Rai: un incontro pubblico del "Popolo Rai"; di chi la Rai “la fa”, di chi ne usufruisce, di chi ne è utente. Una nuova occasione (dopo il "RIPRENDIAMOCI LA RAI!" del 4 ottobre in v.Filzi-ndr) per riaffermare che, rispettando la Costituzione, il Servizio Pubblico di Informazione è Fondamento della Democrazia.
Una manifestazione per dire basta a chi, con retribuzioni da capogiro, della Rai ha preso il controllo, con metodi e risultati ben visibili (ed ascoltabili): in meno di tre anni il bilancio è precipitato in un pesante deficit; eliminati alcuni dei programmi più graditi e redditizi; occupate le “punte di diamante” col maggiore audience (facendolo crollare); volontà di “svendere” settori essenziali della complessa struttura aziendale (p.es. la catena degli impianti trasmittenti). Nel frattempo, ai dipendenti, che aspettano da due anni il rinnovo del contratto, è stato azzerato il Premio di Risultato.
E nelle stesse ore di lunedì, al settimo piano di viale Mazzini (Roma), le OO.SS. manifesteranno tutto il malcontento del "Popolo Rai" al Direttore Generale, ricordando a Lorenza Lei che non può chiedere sacrifici ai lavoratori, mentre aumenta i suoi compensi di centinaia di migliaia di euro (da 420 a 650, ma ne voleva 730, come il suo predecessore Mauro Masi!).
“Siamo stufi – dichiara Paolo Angiolini della RSU – di venir presi in giro da una dirigenza che, mentre affossa l’azienda, si spartisce il malloppetto residuo;
e di un governo – continua la nota – che, alla vigilia delle dimissioni, vuol dimezzare il contributo a questa Sede, indispensabile per la realizzazione dell’attuale programmazione culturale e informativa, radiofonica e televisiva, in lingua italiana e in lingua slovena, a diffusione regionale, transfrontaliera e verso la comunità italofona dell’Istria-Dalmazia, inficiando poi qualsiasi possibilità di attivare la prevista programmazione in lingua Friulana”.
RSU-RAI-FVG (Paolo Angiolini)