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  • Da: Assostampa FVG
  • ottobre 08, 2018

PALATRIESTE, TRIBUNA STAMPA INADEGUATA ALLA SERIE A

L’Ussi Fvg, Unione della Stampa Sportiva Italiana – Gruppo Regionale Fvg “Marco Luchetta”, stigmatizza indignata, assieme all’Assostampa Fvg, le condizioni di lavoro cui sono stati costretti gli operatori dell’informazione al PalaTrieste ieri, domenica 7 ottobre, in occasione della prima partita del campionato di pallacanestro maschile di serie A fra Alma Trieste e Segafredo Bologna.

PalaTriesteÈ incomprensibile e intollerabile la scelta della società Alma Pallacanestro Trieste di sistemare la tribuna stampa nel posto più lontano possibile dal campo di gioco, in un luogo dove è parzialmente impedita perfino la visione del maxischermo posto sul campo giacché i tubi di aerazione ne coprono una parte, dove gli spettatori delle file antistanti quando sono in piedi coprono la visuale del campo (e nell’ultimo minuto di gioco i giornalisti non hanno visto praticamente nulla di ciò che accadeva in campo), dove le prese di corrente per i computer sono in gran parte inaccessibili perché ostruite dalla pedana di legno rialzata sulla quale sono state sistemate le postazioni stampa. Ed è inaccettabile anche per la dignità delle persone realizzare una tribuna stampa con tavoli e panche pieghevoli da sagra. In nessun palasport d’Italia, neanche negli impianti di provincia delle serie minori, si è mai vista una cosa del genere. E non è accettabile che avvenga proprio in quello che universalmente viene ritenuto uno dei migliori impianti d’Italia, tra l’altro uno dei più capienti. L’Ussi è sempre stata collaborativa con l’Alma Pallacanestro Trieste e da tempo aveva sollevato forti perplessità sul nuovo posizionamento della tribuna stampa, offrendo al contempo la disponibilità a trovare una soluzione condivisa. Ma nessuno l’ha mai interpellata. Pur riconoscendo il legittimo diritto della società Alma Pallacanestro Trieste a sfruttare il PalaTrieste nel modo che ritiene più consono ai propri obiettivi, è intollerabile il principio che ne disponga come fosse una proprietà privata, appartenendo l’impianto al Comune di Trieste ed avendone l’Alma ottenuto una concessione di 9 anni.

L’Unione della Stampa Sportiva Italiana e l’Assostampa Fvg invitano quindi la società Alma Pallacanestro Trieste a rivedere la propria scelta per permettere ai cronisti lo svolgimento del loro lavoro che non è un passatempo di pochi, ma l’esercizio del dovere d’informazione che resta un punto fermo della vita civile e il cui beneficio è un diritto di tutti. Si riservano inoltre di aprire sul tema un tavolo con la Legabasket, con la Federazione nazionale della Stampa, con l’Ordine dei Giornalisti e con il Comune di Trieste, proprietario dell’impianto.