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  • Da: Assostampa FVG
  • marzo 23, 2015

PICCOLO: LETTERA APERTA A DE BENEDETTI

riceviamo e diffondiamo:

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PIerluigi Sabatti

Ingegner De Benedetti,
l’aver organizzato a Udine le giornate della “Repubblica delle idee” dedicate alla multiculturalità mi ha stupito perché se c’è una città in questa regione in cui la multiculturalità è di casa da secoli quella è Trieste. Non faccio questioni di campanile, ma di tradizioni. Le ricordo che il Friuli celebrerà, con fondi regionali, la “Fieste Patrie dal Friul” che non mi sembra multi ma mono-culturale.
Mi è stato anche detto che si è scelto il capoluogo friulano, e il suo giornale “Messaggero Veneto”,  perché non ci sono le tensioni sindacali che invece si avvertono a Trieste.
Ebbene, ingegnere, si è chiesto perché a Trieste c’è un così forte disagio, da far temere per la riuscita di una manifestazione del giornale-corazzata del suo gruppo editoriale?
Evidentemente no.
Eppure dovrebbe sapere che si sta smantellando un giornale nato nel 1881. Fondato da un geniale giovanotto di 21 anni, che aveva dovuto sin dai 14 mantenere la famiglia per la morte del padre. Un giovane che è stato un sostenitore della causa italiana e che perciò è diventato senatore del Regno. Anche se in vecchiaia, la sua origine ebraica, l’ha costretto a perdere” i suoi privilegi e il giornale.
Caro ingegnere, l’aver realizzato qui la manifestazione (o anche altre iniziative) avrebbe sostenuto questo giornale, insieme magari a qualche investimento (i risultati economici del suo gruppo mi sembra che consentano qualche “larghezza”), nel rispetto di una storia che dura da 134 anni e in cui la città si riconosce.
La politica che il suo gruppo sta facendo riguardo al Piccolo mi pare stia dando pessimi risultati, come la perdita di copie e di ruolo che si estendeva anche oltre i nostri confini.
La prego di riflettere su queste considerazioni di un vecchio redattore del Piccolo, affezionato al suo giornale e alla sua città.

Pierluigi Sabatti