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  • Da: Assostampa FVG
  • gennaio 20, 2006

Poligrafici Editoriale condannata

FIRENZE Il giudice del lavoro del Tribunale di Firenze Vincenzo Nuvoli ha condannato oggi la Poligrafici editoriale per comportamento antisindacale in
occasione degli scioperi del 30 settembre e primo ottobre scorso proclamati dalla Fnsi nell’ ambito della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro. Il giudice del lavoro, hanno reso noto in un comunicato la Fnsi, l’ Associazione stampa toscana e il Cdr della Nazione, hanno ritenuto illegittima la decisione del direttore della Nazione di non pubblicare un comunicato sindacale e di aver utilizzato impropriamente personale in sostituzione dei giornalisti in sciopero per far uscire a tutti
i costi il giornale nelle edicole.
In particolare, secondo il giudice del lavoro la Poligrafici editoriale-Divisione La Nazione ha tenuto un comportamento antisindacale – precisa la sentenza di condanna – per aver «omesso di provvedere alla tempestiva pubblicazione, ex articolo 34 del contratto nazionale di lavoro giornalistico», di un comunicato sindacale e per aver «utilizzato impropriamente personale in sostituzione di giornalisti aderenti allo sciopero».
Il giudice ha poi ordinato alla Poligrafici «di astenersi da analoghi comportamenti» e l’ ha condannata al pagamento delle spese processuali sostenute dall’ Associazione stampa toscana, che nella causa era assistita dagli avvocati dello studio Ferradini.
La Fnsi, l’ Associazione stampa toscana e il Cdr della
Nazione «salutano con profonda soddisfazione la decisione del magistrato del lavoro, il quale, con la sentenza di oggi, ha ritenuto la piena fondatezza del ricorso ex articolo 28 presentato dal sindacato dei giornalisti censurando in maniera netta il comportamento dei vertici del giornale. Proprio l’utilizzo improprio di collaboratori e precari in sostituzione
dei giornalisti in sciopero era stato al centro anche di un esposto presentato nei mesi scorsi all’ Ordine dei giornalisti.
Una censura che rappresenta un monito per quegli editori che hanno utilizzato mezzi illegittimi per tentare di vanificare gli scioperi dei giornalisti. La decisione del giudice del lavoro risarcisce simbolicamente anche tutti i redattori della Nazione che al 99% avevano aderito agli scioperi e avevano visto il loro impegno di lotta vanificato dal comportamento illegittimo dell’editore e della direzione.