0 Liked
  • Da: Assostampa FVG
  • giugno 14, 2016

PROCESSO ALPI HROVATIN: FNSI PRESENTE IN AULA

images

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin

Domani riprenderà alla corte d’Appello del tribunale di Perugia il processo di revisione sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, la giornalista di Rai 3 e l’operatore triestino uccisi a Mogadiscio il 20 marzo 1994 per il cui assassinio è stato condannato a 26 anni di carcere il somalo Hashi Omar Hassan. All’udienza saranno presenti anche la Fnsi, con il presidente Giuseppe Giulietti e la presidente dell’Associazione stampa umbra Marta Cicci, l’Usigrai, Articolo21 e la Tavola della Pace.
Un processo chiamato a far emergere la verità sulla sorte toccata a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, dopo che l’inchiesta giornalistica della trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto” ha dimostrato l’estraneità di Hassan alle accuse mossegli, contribuendo a svelare la rete di falsità che lo aveva intrappolato come capro espiatorio. Una condanna, quella ad Hassan, a cui per primi i genitori di Ilaria non hanno mai creduto.
In occasione della nuova udienza, Articolo 21 e la Tavola della Pace hanno anche lanciato la mobilitazione ad essere presenti, domani dalle 9 e per tutta la durata dell’udienza, davanti alla corte d’Appello del tribunale di Perugia: «Invitiamo tutti ad aderire e partecipare – scrive Elisa Marincola sul sito di Articolo21 -. In base alle prove e alle testimonianze fin qui ascoltate, Omar Hashi Hassan deve essere definitivamente prosciolto e lo Stato italiano deve scusarsi con lui per la gravissima ingiustizia che ha subito. Ma saremo a Perugia anche e soprattutto per pretendere che le indagini, riaperte anche presso la procura di Roma, vadano questa volta fino in fondo, vengano esaminati i documenti ora desecretati della Commissione parlamentare d’inchiesta, siano rintracciati e riascoltati tutti i personaggi coinvolti, si verifichino foto e filmati, fino ad arrivare ai veri colpevoli e mandanti dell’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Una verità e giustizia che pretendiamo per Ilaria e Miran, per le loro famiglie, per le cittadine e i cittadini italiani, e alla cui mancanza non ci rassegniamo».