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  • Da: Assostampa FVG
  • aprile 05, 2011

QUANDO UN COMUNE IGNORA LA 150

L’Ordine dei giornalisti del Veneto si è costituito davanti al Tribunale amministrativo del Veneto nell’ambito del ricorso con cui è stato impugnato il bando e il risultato del concorso pubblico indetto nel novembre dello scorso anno dal Comune di Montebelluna per “addetto alla comunicazione”. La graduatoria, pubblicata alla fine del 2010, è stata impugnata da una giornalista iscritta all’Ordine regionale del Veneto (risultata seconda classificata, dietro ad una persona che non risulta essere iscritta all’Albo professionale) e il Consiglio dell’Ordine regionale del Veneto ha deciso di intervenire nel procedimento in difesa dei diritti dei giornalisti della regione.
Il bando impugnato davanti al Tar, infatti, prevedeva mansioni di tipo giornalistico, tra cui stesura dei comunicati stampa, organizzazione di conferenze stampa, realizzazione di pagine speciali sui giornali locali, cura del notiziario comunale: ciò nonostante, il Comune di Montebelluna non ha previsto, come requisito obbligatorio, l’iscrizione all’Albo dei giornalisti, in contrasto con quanto stabilito dalla legge 150/2000.
Tale mancanza, a parere dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, costituisce una grave violazione dei diritti dei giornalisti. Diritti riconosciuti espressamente dal Protocollo che, lo scorso ottobre, Anciveneto, l’associazione che rappresenta i 581 Comuni del Veneto ha siglato con il Sindacato giornalisti e il Gus, gruppo specializzazione uffici stampa. Protocollo, che regola anche la materia dei bandi di concorso per uffici stampa, è stato totalmente disatteso dall’amministrazione di Montebelluna.
L’Ordine dei giornalisti è sicuramente titolare di un rilevante interesse a partecipare al processo in quanto la legge 69/1963 gli assegna, tra gli altri, il compito di vigilare per la tutela del titolo di giornalista in qualunque sede, anche giudiziaria, e di svolgere attività diretta alla repressione dell’esercizio abusivo della professione.