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  • Da: Assostampa FVG
  • aprile 14, 2011

QUOTIDIANI FUORI DALLA CRISI?

Torna ad avere il segno più il margine operativo lordo dei quotidiani italiani dopo un 2009 che è stato un vero e proprio ‘annus horribilis’ del settore. Il mol aggregato delle imprese editrici dei quotidiani nel 2010 è stato infatti di 118 milioni di euro, con una incidenza sul fatturato pari al 4 per cento, recuperando così i livelli del 2008. Il dato è contenuto nel rapporto Fieg sullo ‘stato di salute’ della stampa in Italia nel triennio 2008-2010, presentato dal responsabile dell’Ufficio studi della Fieg, Federico Megna, dopo una breve introduzione-saluto agli intervenuti del presidente della stessa Federazione italiana degli editori giornali, Carlo Malinconico

Il commento della Fnsi: "Per rilanciare l’industria dell’informazione è indispensabile un colpo d’ala degli editori. Il costo della fase acuta della crisi è stato pagato soprattutto dal lavoro, come dimostra la fotografia del settore fatta dal presidente della Fieg, Carlo Malinconico. Ma senza un attento e coraggioso investimento sulle risorse professionali non c’è ripresa vera. Il Sindacato dei giornalisti, innovando sul terreno delle relazioni industriali e del contratto, ha fatto la sua parte per salvare il sistema. Ma ora una semplice gestione statica dei conti non basta.

Serve un disegno, una proposta importante di nuovo modello industriale, un progetto avanzato sulle prospettive del settore dell’informazione che non può prescindere dalla qualità e, quindi, dal valore aggiunto dell’investimento in lavoro giornalistico qualificato e regolarmente inquadrato. Lo Stato deve fare la sua parte per sostenere l’informazione quale bene pubblico, per combattere e non favorire gli squilibri strutturali, come la pubblicità e i nodi della distribuzione, per combattere il dumping sociale e la precarietà. La Fieg deve farsi parte attiva per il rispetto delle buone pratiche e degli obblighi contrattuali e sociali del mercato del lavoro giornalistico, perno indispensabile delle attività imprenditoriali, fonte essenziale del suo business, il vero moltiplicatore di valore dell’industria dell’informazione".