0 Liked
  • Da: Assostampa FVG
  • luglio 25, 2004

Rai: nuova sigla sindacale

ROMA Nasce «Giornalisti Rai per il
rinnovamento del sindacato» una nuova sigla che intende «dare voce ai tantissimi che, pur essendo iscritti alla Fnsi, non lo sono all’Usigrai e a quanti, iscritti all’Usigrai – come informa una nota dei promotori – non ne condividono l’impostazione politico-sindacale».
«Per questo un gruppo di giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo ha deciso di mettere in campo esperienze e sensibilità, le più diverse e trasversali possibili e dare vita – da subito – a un movimento che coinvolga quanti stanno alla finestra e che possa portare, in un futuro prossimo, a un cambiamento sostanziale della linea sindacale dell’Usigrai per rilanciarne il ruolo».
«Scopo dei Giornalisti Rai per il rinnovamento del
sindacato non è quello di fondare – si spiega ancora nella
nota – una seconda organizzazione, ma di creare un vasto
movimento di opinione e di dibattito sulle tematiche sindacali e della categoria; allo stesso tempo si vuole dar vita a una componente all’interno del sindacato unico e unitario, spinta propulsiva per un effettivo pluralismo nel sindacato, elemento essenziale e determinante che i colleghi dell’Usigrai e dell’Esecutivo sembrano aver dimenticato.
Un’opposizione alla gestione dell’Usigrai che ha cominciato a manifestarsi concretamente durante le difficilissime settimane che portarono all’approvazione del Contratto collettivo di lavoro, da noi assolutamente non condiviso, e a un successivo integrativo che smentendo il nazionale – almeno sul punto degli inviati – ha dato la misura dello stato confusionale in cui versano i vertici dell’Usigrai, che pure furono determinati nell’approvazione del contratto stesso».
«Noi siamo per un sindacato di servizio che si occupi dei problemi concreti dei tanti giornalisti del servizio pubblico radiotelevisivo, che con passione e rigore professionale informano milioni di cittadine
e cittadini».
«Noi siamo – prosegue la nota – per un sindacato che abbia la forza e l’autorevolezza per impedire le ingerenze della politica e dei partiti, di qualunque colore essi siano. Spesso l’Usigrai ha dato l’impressione di essere un sindacato-partito politicamente orientato. Autonomi sì, ma da tutti. Troppe le commistioni dell’Usigrai con le forze politiche sempre pronte a invadere il confronto di una categoria che deve essere davvero libera da legami di qualsiasi colore. Noi siamo per un sindacato coerente, qualunque sia il governo alla guida del Paese, qualunque sia il vertice aziendale».
«Un esempio per tutti. Non si può gridare – come fa ora
l’Usigrai – alla eccessiva precarizzazione del lavoro quando è proprio il Contratto – a noi inviso ma votato dall’Usigrai – che ha elevato (raddoppiandolo) il limite di utilizzo dei contratti a t.d.».
«Noi siamo per un sindacato che affianca sempre i
giornalisti. Un sindacato che difenda le redazioni se queste
subiscono attacchi dai politici e non il contrario, come invece spesso è avvenuto.Anche per questo abbiamo deciso di dare vita al movimento. È solo il primo passo – conclude la nota – di un cammino difficile sì, ma che vogliamo compiere per rendere più forte il sindacato, più credibile la nostra categoria e dunque per garantire all’abbonato Rai una informazione il più possibile imparziale, completa e pluralista».
Del nuovo gruppo sono promotori, tra gli altri Fabio
Sanfilippo, cdr Gr, commissione contratto Usigrai; Maria De
Santis, cdr Gr; Rossella Alimenti, cdr Tg1; Stefania Conti,
Tg2, consigliere Inpgi; Paolo Corsini, Gr, consigliere
Associazione stampa romana; Emanuele Fiorilli e Americo
Mancini, Gr ; Ulderico Piernoli, Tg2, consigliere Associazione stampa romana; Rossella Santilli, Rai International, consigliere nazionale Fnsi. (Agi)