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  • Da: Assostampa FVG
  • febbraio 10, 2012

REGIONE FVG SENZA LINGUE MINORITARIE

A distanza di oltre un anno dalla conclusione dei loro contratti a termine, non è stato ancora risolto dalla Regione Friuli Venezia Giulia il caso dei tre giornalisti che avevano lavorato per 46 mesi continuativi, assunti per la loro conoscenza delle lingue minoritarie in una regione autonoma nella quale sono presenti e tutelate nello statuto forti minoranze linguistiche. La Regione, attraverso l’assessore Garlatti, già a marzo 2011 aveva garantito che gli uffici stavano predisponendo i bandi per l’indizione di due concorsi, bandi che sarebbero stati pubblicati “a breve”, non escludendo, peraltro, in caso di estrema urgenza, la possibilità di ricorrere a nuovi contratti a tempo determinato. Niente è successo: nè i bandi, nè i contratti. Con la conseguenza, per esempio, che il sito della Regione – come segnalavano nei giorni scorsi il Piccolo e il Primorski Dnevnik – non è da tempo aggiornato in sloveno e in tedesco (mentre è aggiornato in friulano). Ciò perchè mancano i professionisti in grado di scrivere correttamente anche nelle lingue delle minoranze. Sull’argomento sono state presentate varie interrogazioni.
L’Assostampa Fvg ribadisce la propria preoccupazione per la situazione venutasi a creare. L’impegno a bandire un concorso è rimasto lettera morta, i contratti a termine non sono stati fatti, la comunicazione e l’informazione istituzionale dell’ente è carente sul piano della tutela delle lingue minoritarie. E tre giornalisti hanno lavorato per la Regione per quasi quattro anni, sviluppando competenze e professionalità che andrebbero tutelate e valorizzate dallo stesso ente pubblico, ma alla fine di un percorso che avrebbe avuto come logica conseguenza la stabilizzazione sono invece stati congedati. Un evidente spreco di risorse umane e intellettuali in un momento in cui si punta, viceversa, a valorizzare al massimo la qualificazione del personale allo scopo di rendere efficiente ed efficace l’attività delle pubbliche amministrazioni, anche nel settore multimediale.