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  • Da: Assostampa FVG
  • novembre 17, 2020

RILEGGIAMO L’ART. 34 DELLA COSTITUZIONE

riceviamo e diffondiamo:

Quest’anno il Concorso promosso da Articolo 21 e dal Miur – con Fnsi e Ordine giornalisti – chiede agli studenti di lanciare idee nuove per una scuola «all’altezza della complessità sociale e che non sia discriminante»

«La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie e altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso», recita l’Articolo 34 della nostra Costituzione.

Articolo che dovrebbe essere ovviamente aggiornato dal momento che la legge ricorda che, «L’istruzione impartita per almeno dieci anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il diciottesimo anno d’età».

Ed è proprio all’Articolo 34 che è stato dedicato quest’anno «Rileggiamo l’articolo 34 della Costituzione», il Concorso (promosso da Articolo 21 insieme al Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca (Miur), alla Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), all’Accademia Vivarium Novum, al sindacato dei giornalisti Rai (UsigRai) e a Eurovisioni) riservato alle classi e inter-classi e a gruppi di studenti delle Scuole secondarie di II Grado.

Un appuntamento ormai consolidato che in passato aveva dedicato la sua attenzione ad altri articoli della nostra Carta Costituzionale: l’Articolo 21, l’Articolo 3, di cui abbiamo informato sulle pagine di Riforma.

Con una circolare diramata lo scorso 15 ottobre dal Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur è stato lanciato ufficialmente il bando e sono stati raggiunti i direttori generali e dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali.

«Il filosofo Norberto Bobbio, circa quarant’anni fa, disse che c’erano “sette promesse non mantenute dalla democrazia” e tra queste primeggiava quella che lui definiva la promessa del “cittadino non educato”, riferendosi a quella persona che “non avendo acquisito gli strumenti intellettuali, la capacità argomentativa e di giudizio, non era in grado di poter prendere decisioni competenti e responsabili nella vita di tutti i giorni”», ricorda Renato Parascandolo, l’ideatore e curatore del Concorso.

«Stiamo assistendo a un fenomeno preoccupante – prosegue -, molti giovani oggi non sono in grado di comprendere a fondo il senso di un articolo di giornale o di riassumerlo; insomma sanno “far di conto” ma hanno lacune profonde nella matematica e nelle scienze».

Questi dati emergono dalle rilevazioni del recente rapporto Pisa (Programme for International Student Assessment) dell’Ocse sull’educazione e l’apprendimento degli studenti italiani, che hanno concluso la scuola dell’obbligo (16 anni).

«Un quadro preoccupante – afferma Parascandolo –, che incide fortemente sulla loro capacità di affrontare e risolvere i problemi della vita quotidiana e di continuare ad apprendere in futuro».

Dal rapporto Ocse, inoltre «emerge quanto vi siano forti disuguaglianze tra gli studenti che frequentano le scuole del Nord o quelle del Sud e ancora tra i licei e le scuole tecniche e professionali, tra le ragazze e i ragazzi. Questi dati ricordano le disparità economiche, sociali e culturali presenti tra le fasce della popolazione, disparità che tradiscono il principio di uguaglianza, sancito dall’Articolo 3 della Costituzione e dall’Articolo 34 e che prevede “il diritto all’istruzione per tutti a prescindere dalla condizione economica”», ricorda ancora Parascandolo.

Il Concorso intende promuovere tra gli studenti una riflessione «sulle cause della “promessa mancata”» e dunque prendendo spunto dall’ampia documentazione di cui gli studenti potranno disporre sul sito del concorso www.rileggiamolarticolo34.it , con l’invito «ad analizzarne le cause e a suggerire proposte di cambiamenti e riforme nel metodo e nei contenuti della didattica, per una scuola che offra a tutti, senza discriminazioni, un percorso formativo all’altezza della complessità sociale – prosegue Parascandolo –, per l’affermazione di un discorso pubblico fondato sull’argomentazione razionale, sulla consapevolezza della realtà, sul dialogo e il rispetto delle idee altrui. In pratica – conclude –, si chiede ai giovani di elaborare una riflessione sulla crisi che attraversa la scuola come istituzione, invitandoli ad analizzarne le cause e a proporre le necessarie innovazioni. Le squadre, composte di almeno dieci studenti, saranno coordinate da un docente dell’istituto. Ciascuna scuola potrà iscrivere una sola squadra». Per partecipare al concorso è necessario compilare il modulo d’Iscrizione, dopo aver letto il Regolamento sul sito www.rileggiamolarticolo34.it